Scuole e università chiuse da domani 16 ottobre, fino al 31 ottobre.
La Regione Campania, a fronte del numero elevato di casi positivi che oggi raggiunge quota 1.127 (con 72 sintomatici e 9 pazienti deceduti negli ultimi 5 giorni) adotta quelle misure restrittive di cui già da giorni si prevedeva potessero interessare la popolazione.
I primi a pagare il caro prezzo di questo nuovo difficile momento sono studenti, professori, dirigenti, personale Ata…
Il mondo della Scuola, che forse meglio di altri si era preparato a fronteggiare l’emergenza da Covid19 è nuovamente ferito da un nuovo “confinamento”.
Se la ripresa delle attività si è svolta in sicurezza, se tutte le misure anticontagio hanno funzionato, ciò che probabilmente ha gravato sulla attuale situazione potrebbe essere stata la gestione dei trasporti pubblici e privati, sotto accusa già dal primo giorno di scuola. Polemica anche sui ripetuti assembramenti – da parte dei più giovani – davanti ai bar e nelle piazze, talvolta senza dispositivi di protezione: atteggiamento di fronte al quale, da più parti, si è sollevata la richiesta di intervento delle Forze dell’ordine e delle Polizie municipali.
Le parole dell’assessore regionale all’Istruzione, Fortini
“La situazione epidemiologica è ancora sotto controllo, ma dopo aver visto i numeri di contagiati di oggi, abbiamo ritenuto opportuno applicare una sospensione delle attività didattiche in presenza nelle scuole per due settimane a partire da domani 16 ottobre.
Le lezioni saranno svolte attraverso la didattica a distanza”, le parole dell’assessore regionale all’Istruzione, Lucia Fortini, dalla sua pagina facebook.
“È una decisione dolorosa e ringrazio di cuore tutto il personale scolastico docente e non docente e i dirigenti scolastici che hanno fatto l’impossibile per far funzionare le nostre scuole lavorando senza risparmiarsi. L’obiettivo è scongiurare il peggio e sarà possibile solo con il senso civico e la responsabilità di ciascuno di noi”.
