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Piedimonte Matese. Al Liceo Galilei va il Premio Nazionale di Narrativa dedicato al pittore Massimo Rao

Grazia Maria Bisceglia della IV Liceo Scientifico è la vincitrice del Premio "Ti racconto un quadro di Massimo Rao". Menzione speciale a Linda Funaro

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In questo periodo così difficile, la Scuola è in grado di comunicarci anche buone notizie. Siamo al Liceo “Galileo Galilei” di Piedimonte Matese, dove Grazia Maria Bisceglia, alunna della classe IVB dell’indirizzo scientifico, si aggiudica il Premio Nazionale di Narrativa “Ti racconto un quadro di Massimo Rao”. Il Premio è promosso dall’associazione “Massimo Rao” presieduta da Patrizia Bove e rivolto agli studenti delle classi III e IV degli Istituti superiori. La studentessa dell’Istituto matesino è riuscita ad aggiudicarsi il Premio, che s’ispira all’opera di Massimo Rao Chi mi descriverà dunque il suo volto?, grazie al suo racconto dal titolo Il pittore del coraggio.

A Maria Grazia va il premio in denaro di 500 euro, l’Attestato di premiazione e l’Antologia Letteraria, in cui è contenuto anche il suo racconto. Ma le gratificazioni non finiscono qui per il Liceo piedimontese, poiché un’altra alunna, Linda Funaro della stessa classe, conquista una Menzione speciale per il racconto Rocce di ricordi e intenzioni, anch’esso inserito nella raccolta antologica. Il riconoscimento spettante alla vincitrice del Concorso sarà destinato all’Istituto scolastico di riferimento.

Chi era Massimo Rao?

Il pittore Massimo Rao

Massimo Rao è nato nel 1950 a San Salvatore Telesino, in Campania. Ha frequentato il liceo artistico a Benevento e si è iscritto alla facoltà di architettura di Napoli. La maniera contorta e tagliente di Bernardo Cavallino e del Ribera lo catturavano. Attratto dai maestri del Nord e dal gusto per l’esotico, nel 1976 Massimo Rao si è trasferito a Bolzano. Qui ha trovato uno studio in via Bottai e ha partecipato attivamente alla vita artistica locale, finché non ha sostituito le cime delle Dolomiti con le morbide linee del paesaggio umbro. Dal 1981 ha vissuto e lavorato come pittore e incisore nella solitudine voluta di un antico casolare da ristrutturare a Pornello di San Venanzo in Umbria. Accompagnato dai suoi galleristi di Milano e Amsterdam, ha tenuto mostre personali e collettive in Italia e all’estero.

“Il pescatore di anime”, Massimo Rao. (1993)

L’associazione “Massimo Rao”
Si costituisce nel 2012 in occasione dell’apertura della Pinacoteca Comunale dedicata al pittore sansalvatorese. Fondata dagli amici più cari e dai suoi familiari, l’Associazione nasce con l’intento di tutelare e diffondere la conoscenza della vita e dell’arte di Massimo Rao. A tale scopo promuove ed organizza eventi legati ad attività artistiche e creative di ogni genere e si propone come luogo di incontro, aggregazione, discussione e laboratorio per i soci e per la comunità.
Nella consapevolezza che “i legami più profondi non sono fatti né di corde né di nodi eppure nessuno li scioglie” (Lao Tze), l’Associazione Massimo Rao mantiene viva la memoria dell’Artista attraverso l’organizzazione di mostre personali ed eventi culturali e custodisce le opere (circa settanta) contenute nell’omonima Pinacoteca Comunale, rendendone possibile la fruizione.

Fonte massimorao.it

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