Il vescovo Mons. Orazio Francesco Paizza torna a parlare alle comunità diocesane di Sessa Aurunca e di Alife-Caiazzo: l’esponenziale aumento dei casi di contagio da Covid19 genera l’urgente riflessione sulle mancanze dei mesi passati e l’atteggiamento di “rinnovato impegno e nuova responsabilità” da assumere in “questo delicato momento che ci aspetta”.
“Sembrava che tutto fosse passato”, spiega il Pastore, prendendo in esame la leggerezza di atteggiamenti per i quali oggi paghiamo un prezzo già caro, ma – spiega Mons. Piazza – non è il tempo di andare a cercare in noi le superficialità che in passato hanno creato situazioni problematiche; siamo chiamati invece ad affrontare senza ansia questo momento con rinnovata voglia di dare positività al nostro impegno, in quella carità personale e sociale di cui abbiamo a lungo parlato durante il lockdowm…”.
Il messaggio del Pastore si inserisce in un tempo di nuova tensione per l’Europa, l’Italia, la Campania, quest’ultima la regione che ha messo in campo le più strette misure di contenimento del Covid per il dilagare sproporzionato dei casi positivi, e quindi nuove restrizioni alla vita sociale attraverso norme severe sulla chiusura ad orario di bar e ristoranti, e il ritorno della didattica a distanza fino al 30 ottobre.
Non sono al di fuori dei rischi i residenti nei territorio delle Diocesi di Sessa Aurunca di cui Mons. Piazza è vescovo titolare e quella di Alife-Caiazzo di cui è amministratore apostolico nei cui territori, dove le Asl di competenza registrano quotidianamente nuovi e inaspettati casi di positività.
“Siamo chiamati a mettercela tutta con lucidità, con determinazione, senza panico né tantomeno farsi prendere dalla sfiducia. Ma ne contempo siamo chiamati però a saper valutare bene la personale e comune responsabilità nel dover tutelare la salute di chi è più debole e più fragile”, spiega nel video il Pastore.
È il tempo di tornare a vivere, con maggiore consapevolezza, quel motto che in più occasioni e diverse circostanze, il Vescovo Orazio Francesco suggerisce, in quello che vivo il meglio che posso… e ciò che si vive adesso è sotto gli occhi di tutti, nelle responsabilità di tutti.
Orientare le energie nel verso giusto, superando la polemica sterile e poco costruttiva (la spaccatura tra la Politica regionale e l’opinione pubblica si va allargando per l’intolleranza alle nuove norme che tutelano la salute pubblica): chiede di dare il meglio, il Pastore, in attenzione, responsabilità, tutela, cura: “La normalità che cerchiamo passa solo attraverso la responsabilità e la disponibilità di ciascuno di noi a fare la propria parte” .
Affida poi al Signore, attraverso l’intercessione di Maria, questo nuovo e complesso tempo “perché in ogni contesto emerga la qualità migliore di ciascuno…”.