Il Comitato civico Art. 32 si affianca alle richieste già inoltrate dal territorio alle autorità dell’Asl provinciale e regionale: qualificare il laboratorio di analisi dell’ospedale civile Ave Gratia Plena di Pieimonte Matese perché in loco possano essere processati i tamponi per verificare la posititvità al Covid19.
Nei giorni scorsi la stessa richiesta era venuta dalla Comunità Montana del Matese e dal gruppo politico Collettivo 1 maggio 1934-Potere al Popolo (vai al link) a fronte dei crescenti disagi per pazienti, personale medico e infermieristico, costretti ad attese per l’esito dei tamponi che superano anche le 48 ore.
L’appello del Comitato, che abbiamo conosciuto per le battaglie contro il declassamento della struttura ospedaliera del Matese, si carica anche di ulteriori richieste, più direttamente indirizzate alla politica che nella campagna elettoriale per il rinnovo del Consiglio regionale, garantiva al nosocomio locale e alla popolazione una sicura riqualificazione.
È chiaro che l’emergenza di oggi non tocca solo Piedimonte Matese, ma numerose altre strutture in Campania risentono dei limiti che la Sanità tenta con fatica di superare: il sovraffolamento degli ospedali sta rendendo complicata se non impossibile, l’assistenza ai pazionti con gravi patologia cardiologiche e oncologiche.
Riceviamo e pubblichiamo Ancora una volta ci giungono richieste di aiuto e ci troviamo ad essere portavoce delle problematiche che sta vivendo l’ospedale AGP di Piedimonte Matese.
Le scelte dei vertici dirigenziali della sanità campana, dell’ASL di Caserta con riferimento al nostro nosocomio, ancora una volta penalizzano fortemente il nostro territorio. Ci viene segnalata la persistente chiusura degli ambulatori esterni, con sospensione delle prestazioni occasionali e programmate, nonché il rinvio dei ricoveri programmati e degli interventi non urgenti. Queste azioni danneggiano soprattutto i malati oncologici e cardiologici, andando ad incrementare la percentuale di morte per infarto.
L’Ospedale, dunque, luogo deputato ad essere spazio sicuro di cura, in questo momento di pandemia, viene, ad essere percepito non solo come ambiente dal quale stare lontani per paura di contagio, ma anche e soprattutto come struttura pubblica che non riesce a soddisfare i bisogni dei malati non Covid.
Mai come in questo momento, invece, è fondamentale che l’Ospedale e il Pronto Soccorso siano punti di riferimento SICURI per i cittadini che soffrono di patologie NON COVID e che garantiscano il lavoro in sicurezza di tutto il personale medico e paramedico.
Come si può realizzare tutto questo?
Ci viene riferito che presso il nostro Presidio vi è un grave problema inerente la mancata autorizzazione a processare i tamponi rinofaringei per la rilevazione del virus COVID\SARS presso il laboratorio di analisi interno del PSA di Piedimonte Matese nei pazienti che accedono al P.S. ed in attesa di ricovero.
Attualmente, infatti, una volta effettuato il tampone in loco, lo stesso viene inviato presso i centri di Marcianise ed Aversa per l’analisi; tutto ciò comporta tempi di attesa estenuanti, anche di 24/48 ore, e i pazienti rimangono isolati all’interno di stanzette apposite in attesa dell’esito. Il problema serio purtroppo sussiste per i casi più gravi, laddove, per salvare la vita al paziente, è necessario trasferirli urgentemente in corsia, cosa che viene fatta con l’unico riscontro del sierologico che ha, purtroppo, scarsa attendibilità.
Riteniamo, pertanto, INDISPENSABILE che il Laboratorio analisi del nostro presidio sia autorizzato a processare i tamponi dei pazienti e del personale medico, in modo da avere risultati veloci e certi che garantiscano di ricoverare i pazienti in sicurezza, rendendo l’Ospedale un luogo di cure e di lavoro sicuro. È grave, infatti, ed ha necessità di inversione di tendenza, il dato per cui dall’inizio della pandemia si sono registrati il 70% di accessi in meno al Pronto Soccorso per paura di contagio.
Se non si accede alle cure, soprattutto in caso di emergenza, si muore.
Noi non vogliamo polemizzare, ci rendiamo umilmente conto però, che il nostro Ospedale, tanto osannato in periodo pre-elettorale, protagonista dei più bei e floridi programmi, sia rimasto un contenitore vuoto, con progetti ed “idee” ancor più vuote e deficitarie di positive e consistenti attuazioni. In attesa che tutto si compia, che l’azione congiunta, trasversale, dedicata al territorio matesino trovi conferma, denunciamo la mancata organizzazione dell’assistenza sanitaria presso il Presidio Ospedaliero AGP di Piedimonte Matese che, lungi dal diventare DEA di I livello, come più volte e da tanti proclamato, appare sempre più al centro di un’opera di marginalizzazione.
Nella più ristretta e concreta realtà locale: il depotenziamento dei servizi, si veda da ultimo l’impedimento di processare i tamponi presso lo stesso PSA locale, la drammatica riduzione dei posti letto nei reparti ancora “resistenti”, l’accorpamento di taluni reparti (che tutto sommato in situazione di emergenza potrebbe anche starci), il depotenziamento dell’ambulatorio cardio-oncologico del nostro Ospedale, fiore all’occhiello del nostro territorio, per trasferimento del responsabile presso il centro Covid di Maddaloni…, sono tutti interventi che mortificano il diritto alla salute dei cittadini dell’Alto Casertano.
Sono queste le “accelerazioni” che purtroppo continuano a penalizzare il nostro territorio, il nostro Presidio Ospedaliero, che seguita a diventare, sempre di più, un “contenitore privo di contenuti”!