Nel pomeriggio di ieri è giunta la notizia attesa da tempo su cui giornali e tv da diversi giorni “spendevano” ipotesi e pareri: la Campania passa da zona gialla a zona rossa.
La causa delle decisioni del Ministro della Salute Roberto Speranza tengono conto dei dati della settimana scorsa, della curva dei contagi, degli assembramenti nei centri cittadini, della fatica manifestata da medici e infermieri negli ospedali a fronte degli ininterrotti ricoveri (aspra la polemica di centinaia di medici in tutta la Regione chiedendo un immediato lockdown. Leggi l’appello al Governatore Vincenzo De Luca).
La Campania, come altre regioni già “rosse” osserverà prescrizioni meno restrittive rispetto a quelle della scorsa primavera, ma ugulmente fermerà il grosso delle sue attività e movimenti.
Il bollettino della Protezione Civile di ieri riporta un totale di 4.079 positivi in tutta la regione su 25.510 tamponi.
Nel Matese e in Alto Casertano il comune più colpito resta Piedimonte Matese che fa registrare – come si evince dai dati pubblicati dall’Asl Caserta – 66 positivi attuali; seguono Alife con 37, Caiazzo con 32 casi ed Alvignano con 21; Dragoni fa registrare 19 positivi e Pontelatone 18. Sale esponenzialmente il numero dei contagi a Baia e Latina con 28 positivi; Piana di Monte Verna si attesta a 23.
Prata Sannita, seppur piccolo borgo fa registrare ben 26 casi di positività.
Scarica i dati ufficiali dell’ASL Caserta.
Tutte le misure in zona rossa
ALBERGHI. Le strutture ricettive restano aperte. È consentita l’attività di ristorazione senza limiti di orario per i soli clienti pernottanti.
ASILI. Nidi e scuole dell’infanzia in Italia sono aperti mentre in Campania sono chiusi fino al 14 novembre.
ASPORTO/A DOMICILIO. Nelle aree rosse è la sola attività possibile per ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie. L’acquisto di cibo da asporto è permesso fino alle 22. Per la consegna di alimenti a domicilio non c’è limite di orario.
AUTOBUS. La capienza massima per bus, tram, metro, funicolari e treni locali è del 50%.
AUTOCERTIFICAZIONE. È sempre necessaria. La multa per chi si sposta senza valido motivo di lavoro, salute, studio o necessità è di 400 euro (SCARICA).
AUTOSTRADE. Restano aperti senza limiti di orario gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande delle aree di servizio in autostrada, così come negli ospedali e negli aeroporti.
BAR. Nelle zone rosse sono aperti solo per i servizi da asporto o di consegna a domicilio.
BICICLETTA. Si può utilizzare come mezzo di trasporto per andare al lavoro o a fare la spesa, non come attività motoria.
CANI. Accompagnare il proprio cane per le esigenze fisiologiche è una necessità, quindi non ha limiti di orario.
CARCERE. Gli spostamenti per fare visita alle persone detenute sono sempre vietati, non potendo ritenere che tali spostamenti siano giustificati da ragioni di necessità o da motivi di salute. In tali casi i colloqui possono perciò svolgersi esclusivamente in modalità a distanza.
CENTRI COMMERCIALI. Sono aperti solo per alimentari, tabacchi, edicole, farmacie e parafarmacie.
CERIMONIE. Sono vietate, come tutte le altre feste. Così come sono proibiti convegni, conferenze, congressi, spettacoli.
CONCORSI. È sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, nonché a esclusione dei concorsi per il personale del servizio sanitario nazionale.
CONDOMINI. Sono possibili (ma fortemente sconsigliate) le assemblee in presenza.
COPRIFUOCO. Scatta alle 22 e dura fino alle 5 del mattino. Sono consentiti gli spostamenti con autocertificazione per lavoro, salute, studio e necessità. Anche in tale caso la multa minima per chi trasgredisce è di 400 euro.
JOGGING. La corsetta sportiva è consentita nei pressi della propria abitazione e in forma individuale.
MANIFESTAZIONI. Vietati i cortei e tutte le manifestazioni pubbliche.
MERCATINI NATALIZI. Cancellati, come tutte le sagre e fiere.
MESSE. Sono consentite nella chiesa più vicina alla propria residenza e nel rispetto dei protocolli di sicurezza allegati al Dpcm (da 1 a 7, a seconda della confessione religiosa).
MUSEI. Sono chiusi.
NEGOZI. Sono aperti solo alimentari, edicole, farmacie, tabacchi, barbieri e parrucchieri.
PALESTRE E PISCINE. L’attività è sospesa.
PARRUCCHIERI. Sono aperti su prenotazione, così come i barbieri: i clienti possono muoversi anche da fuori comune per andare da un acconciatore ma, oltre all’autocertificazione, dovranno mostrare alle forze dell’ordine in caso di controllo l’avvenuta prenotazione (fax, mail, app).
PASSEGGIATE. Sono considerate attività motoria, quindi consentite nei pressi della propria abitazione e da soli.
PROVINCE. Con il passaggio alla zona rossa cade il limite agli spostamenti provinciali, perché superato dal divieto a uscire. Si può superare il confine del proprio Comune per un servizio altrimenti non disponibile.
RISTORANTI. Funzionano solo con servizio di asporto (si può entrare per ordinare ma è vietato consumare sul posto o in strada) o di consegna a domicilio.
SCOMMESSE. Sono sospese le attività di sale giochi, scommesse, bingo e casinò.
SCUOLE. Nelle regioni in zona rossa elementari e prima media sono in presenza e le superiori seguono la didattica a distanza, ma in Campania una nuova ordinanza potrebbe prorogare la didattica a distanza.
SECONDE CASE E BARCHE. Possono essere raggiunte, come le barche e i camper in rimessaggi o porti al di fuori del proprio Comune, solo per interventi di manutenzione indispensabili o per porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili.
SPORT. Semaforo rosso per l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto nonché tutte le gare dilettantistiche, e le competizioni.
SPOSTAMENTI. Sono vietati tranne per ragioni di necessità, come lavoro, studio, salute o per vedere i figli di genitori separati. Non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso.
UNIVERSITÀ. Possono svolgersi in presenza le sole attività formative e curricolari degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio nonché quelle dei laboratori.