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Covid19. Banca Capasso per la salute del Matese e dell’Alto Casertano. Ieri fu il colera, oggi il Covid19. Donati importanti macchinari all’Ospedale Civile

Si tratta di un'apparecchiatura medicale che permette di monitorare 24 ore su 24 i parametri vitali di quattro pazienti in terapia sub-intensiva

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È stato montato e collaudato il sistema di monitoraggio dei parametri vitali che Banca Capasso Antonio Spa ha donato al reparto di terapia sub-intensiva dell’Ospedale Civile “Ave Gratia Plena” di Piedimonte Matese. La novità di questa strumentazione, che va a potenziare il servizio del reparto gestito dal dott. Giuseppe Casino sta nella possibilità di seguire contemporaneamente, 24 ore su 24 lo stato di salute di 4 pazienti mediante monitor multiparametrici.

La donazione di Banca Capasso giunge in un momento che vede la Sanità italiana sotto pressione, per polemiche, per carenza di personale, per limitazioni anche nella strumentazione; pertanto il vantaggio di cui oggi gode il presidio ospedaliero matesino non può che donare sollievo ai medici e agli operatori sanitari ma anche tanta speranza e fiducia alla popolosa utenza del territorio.

La beneficenza della storica Banca, nata ad Alife ai piedi del Matese, viene da lontano, da un sentimento di solidarietà sociale che già il fondatore Antonio in giovanissima età manifestava nelle idee e nelle azioni che seppe mettere in campo, pensando in anticipo sui tempi al progresso che potesse edificare la piccola comunità rurale in cui era nato.

La Storia

Il 27 ottobre del 1912 fondò insieme ad altri dieci intraprendenti alifani il “Credito Agrario Sannita di Antonio Capasso, Zazzarino & C.”, per dare un concreto sostegno agli agricoltori e alle famiglie in un contesto di instabilità sociale e di difficoltà economiche.

Dopo tredici anni di attività, il 10 maggio 1925 la Banca fu sciolta di diritto a seguito del decesso di un socio, a norma dell’articolo 26 dello Statuto, e fu in quel momento che Antonio Capasso prese una decisione storica per il futuro della banca e del territorio. La Cooperativa godeva infatti di forti relazioni commerciali, aveva numerosi clienti e vantava ingenti crediti. Interrompere definitivamente l’attività creditizia avrebbe prodotto effetti non favorevoli per il comprensorio alifano e matesino. Sicché Antonio Capasso formulò una proposta di subentro alle attività e alle passività della disciolta società cooperativa. Forte delle sue capacità imprenditoriali, poté così proseguire l’attività bancaria che ancora oggi porta il suo nome, dopo 108 anni di storia che ha visto il susseguirsi di tre generazioni e innumerevoli percorsi di adattamento alle mutevoli esigenze del mercato (l’ultima novità riguarda la cessione del capitale sociale ad IBL: operazione in cui Banca Capasso manterrà il suo nome, i servizi, potenziandone altri come le cessioni del quinto secondo e avviandosi verso forme di digitalizzazione di altri. Leggi l’articolo).

In quegli anni il giovane Antonio collaborò anche attivamente all’assistenza dei malati colpiti dall’epidemia di colera che nell’estate del 1911 colpì Alife e il suo circondario. Il 31 agosto 1912 la Giunta municipale di Alife tributò al Capasso un sincero encomio e gli conferì una medaglia commemorativa per aver prestato “spontaneamente e gratuitamente” il servizio di profilassi nell’epidemia di colera. L’attestato di benemerenza è tuttora esposto nei locali della sede di Alife della Banca (foto in alto).

Anno 2020

Il Consiglio di Amministrazione, su iniziativa dell’Amministratore delegato dott. Salvatore Capasso (nella foto), in continuità con l’impegno sociale del nonno Antonio verso il territorio e la comunità, ha inteso contribuire a rafforzare le strutture del Presidio Ospedaliero di Piedimonte Matese al fine di contrastare e contenere l’epidemia di Covid-19.
Nell’interesse di tutti i cittadini del territorio ha quindi donato una centrale di monitoraggio Benevision CMS II  che nel reparto di terapia subintensiva consente il monitoraggio h24 di quattro pazienti contemporaneamente.
Un’iniziativa che si affianca alle altre già intraprese nei mesi passati tutte mirate a far fronte ai disagi causati dall’epidemia da Covid19: una donazione in denaro alle caritas parrocchiali della Diocesi di Alife-Caiazzo e un’altra all’Associazione Angela Serra (sez. benevento-Caserta) per l’acquisto di ventilarori polmonari sempre presso il Presidio ospedaliero di Piedimonte Matese.

La donazione di Banca Capasso SpA riservata alla terapia subintensiva è frutto anche di un lavoro di consultazione e supporto reciproco che ha visto coinvolte diverse figure professionali dell’Ospedale matestino. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Capasso Antonio ringrazia per la proficua e fattiva collaborazione: il Presidente dell’Associazione “Angela Serra” prof. Massimo Federico e la d.ssa Diana Fidanza, Responsabile della filiale Caserta-Benevento; il dott. Giuseppe Casino Responsabile della U.O.C. Anestesia e Rianimazione del P.O. di Piedimonte Matese e il dott. Armando Volpe Responsabile della U.O.C. di Medicina del P.O. di Piedimonte Matese per i consigli e i suggerimenti; il Direttore Generale dell’ASL di Caserta dr. Ferdinando Russo per la celerità mostrata nell’accogliere la pratica di donazione, e infine il dott. Enrico Cigliano della ditta Tecnosystem per la cura con cui ha allestito l’apparecchiatura, rendendola perfettamente operativa proprio in questa fase di nuovo aumento dei contagi.

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