Chiese luoghi sicuri, di rispetto delle regole, ma soprattutto di preghiera. Luoghi che educano…
Questo è lo spirito che ha accompagnato nelle ultime settimane la riflessione di sacerodti e vescovi in tutta Italia rispetto a qualche voce che prevedeva particolari restrizioni per le messe della Notte di Natale temendo assembramenti e uscite fuori orario oltre le 22.00 in cui scatta il coprifuoco.
Le regole di Governo non si discutono, anzi, è costante l’invito al rispetto di esse in ogni disposizioni ecclesiale che sia stata adottata per informare i fedeli sulle decisioni assunte nelle Diocesi, di volta in volta, da quando è iniziata la pandemia da Covid19.
Non è la mezzanotte che fa il Natale del Signore, ma la preghiera intorno all’altare, nella celebrazione che ricorda la venuta del Figlio di Dio…
Quel Natale che viene a portare il pane della pace, della giustizia, della fraternità, oggi più che mai chiede a tutti lo stile per incarnare quei valori, che per il credente è la riflessione sul dono della vita, sulla salute collettiva, sulla concordia…sulla responsabilità.
Le indicazioni diocesane
E allora la messa della notte di Natale nelle parrocchie della Diocesi di Alife-Caiazzo sarà già a partire dalle 18.00, purchè prima delle 22.00 (inizio del coprifuoco) sia consentito ai fedeli di far rientro nelle proprie abitazioni.
Una nota a firma del Vescovo Orazio Francesco Piazza, amministratore apostolico e le indicazioni dell’Ufficio liturgicio diocesano, chiariscono tali scelte.
Mons. Piazza richiama il DPCM del 03.12.2020 e le disposizioni della CEI: in entrambi i casi l’invito è quello ad evitare assembramenti e ogni tipo di contatto ravvicinato. Per questo motivi e per la prudenza necessaria non sarà possibile al termine delle Messe di Natale il bacio all’immagine di Gesù Bambino, nè gli scambi di auguri.
Resta costante l’invito alla preghiera, che più conta; in particolare si chiede cura e riflessione comune in occasione del Te Deum del 31 dicembre: la preghiera di ringraziamento che la Chiesa canta o recita in particolari momenti solenni, questa volta – con lo sguardo sulla difficile crisi sanitaria, sociale ed economica globale – diventa l’occasione per ricordare nella Storia i segni della presenza del Signore, e anche oggi, quel cammino che Egli compie accanto all’umanità che soffre.
La nota del Vescovo Mons. Piazza Scarica il file pdf o jpeg.
La nota dell’Ufficio liturgico diocesano Scarica il file pdf o jpeg.