“Puntare all’eccellenza” non è solo una volontà astratta, ma una certezza che va concretizzandosi sempre più per il reparto di Chirurgia dell’Ospedale civile di Piedimonte Matese. Un reparto destinato a crescere, quello del Nosocomio matesino, grazie alla “professionalità del personale” e alla “qualità dell’assistenza” riservata ai pazienti, parametri indispensabili per raggiungere l’eccellenza. Ad affermarlo è il dottor Gianfausto Iarrobino, primario di Chirurgia, il quale oggi può avvalersi di una squadra di collaboratori dotati di “un’esperienza consolidata”, ognuno nel proprio ambito di competenza, la cui opera si rivela utile per un bacino di utenza che oltrepassa i confini della città di Piedimonte. Ci tiene ad elencarli uno ad uno, a fare i nomi, a chiamarli “squadra”, a dire che nel reparto vale il principio del “noi” e non dell’io.
Un team di professionisti, “implementato all’80%”, chirurghi “molto validi professionalmente e umanamente”, che lavorano in piena sinergia e con affiatamento reciproco, ma soprattutto senza “ruoli prestabiliti” e sempre presenti quando necessario, pronti a curare ma anche a “coccolare il paziente come fosse nostro”. Numerosi sono i passi in avanti compiuti in questi ultimi anni, in particolare per quel che riguarda l’introduzione di strutture e device, che fanno dell’Unità chirurgica una delle più avanzate dal punto di vista tecnologico della Campania.
Il territorio matesino non può che esserne fiero.
Introduzione delle strumentazioni che mancavano e riqualificazione delle stanze di degenza, per renderle più accoglienti e funzionali per il paziente, sono alcune delle novità già realizzate anche grazie alla collaborazione dell’Associazione Angela Serra Onlus Caserta-Benevento che ha donato al reparto dei tablet per il contatto tra degenti e familiari, “soprattutto quelli più anziani, bisognosi di contatti frequenti e di tenere in vita i legami con la famiglia, di sentirsi ben voluti”, spiega il Primario. Con lui, a coordinare le attività di reparto, il caposala Roberto Frattolillo.
Nelle stanze che tanti già conoscono sono stati ridotti i posti letto per consentire degenze più serene, garantiti spazi di privacy tra un letto e l’altro, ulteriormente sistemati i servizi igienici e attivati nuovi ambienti per la degenza. “C’è la musica in reparto, perché fa bene all’animo e di conseguenza al corpo… Tutto concorre in ciò che si vede e si progetta a rendere migliore la proposta della Struttura sanitaria del Matese a vantaggio del vasto bacino di utenza che serve e di quanti la scelgono (anche fuori dal territorio) per la competenza dei suoi medici e l’assistenza ricevuta”, spiega ancora Iarrobino.
La nuova day surgery
Accanto alle funzionalità del reparto già conosciuto, in questi giorni si stanno ultimando i lavori di realizzazione e allestimento di una piattaforma specifica per il day surgery (medicina di un giorno). Con orgoglio il Primario che abbiamo incontrato la scorsa settimana, in compagnia dell’infermiera Angela Iannelli che sarà responsabile di questo nuovo servizio, ci mostra i nuovi ambienti: si tratta di una stanza con 4 posti letto per i piccoli interventi, di una vera e propria sala operatoria dedicata alle operazioni più semplici, di sale mediche preparatorie, ma anche spazi per particolari esami diagnostici come le endoscopie in cui accogliere il paziente con ogni riservatezza e confort.
L’intenzione, come il dottor Iarrobino chiarisce, “è quella di garantire il turnover tra piccoli interventi chirurgici ed esami endoscopici; ma soprattutto l’assistenza al malato da parte del familiare che può trattenersi con il proprio caro fino a che non sia dimesso al termine della giornata e dei nostri controlli”.
“Sono novità a cui nella sanità pubblica non eravamo abituati, ma che il Servizio sanitario pubblico può ugualmente garantire: vantaggi che tante volte l’utenza va a ricercare nel settore privato, o nel pubblico fuori Regione, ma che basta volere, concordare, sognare per i propri pazienti e quindi ottenere”.
Il risultato che è sotto gli occhi di tutti al secondo piano dell’Ospedale civile di Piedimonte Matese, tra alcune settimane si completerà con il nuovo day surgery: “La Direzione generale dell’Asl Caserta ha accolto con grande disponibilità le nostre richieste; il direttore Ferdinando Russo sta seguendo l’evolversi del nostro lavoro, e chiede di non deludere le aspettative del territorio. Noi stiamo lavorando per raccontare una sanità che sia dalla parte dei cittadini. Speriamo che l’utenza ricambi con la fiducia nel nostro lavoro e nelle novità che stiamo portando”.
E la novità riguarda due attività in particolare: gli interventi a bassa invasività (laparoscopia) per trattare le neoplasie e l’iter che riguarda la presa in carico dei pazienti con tumori al colon-retto.
Nel primo caso si tratta di interventi in cui il chirurgo agisce da fuori il corpo del malato, abilitando meccanicamente strumenti che all’interno possono controllare lo stato di salute della persona, tagliare, bruciare, rimuovere, ricucire, riducendo non solo la fatica dei postumi operatori ma anche i tempi degli interventi. Nel secondo caso, tra le iniziative del Reparto di chirurgia, vi è l’iter per il controllo dei tumori del colon: una normale ricerca di sangue occulto nelle feci e il suo esito positivo viene presa in carico direttamente (senza passare per il Centro Unico di Prenotazione) dal reparto e gratuitamente portato avanti per le cure del caso.
“Essere DEA di I livello – una scelta su cui si sta discutendo tanto – non è solo una questione burocratica, non è soltanto una onorevole sigla che forse tranquillizzerebbe i pazienti. Alcuni potrebbero sentirsi maggiormente motivati a sceglierci? Per noi è già esperienza concreta: essa è nel lavoro che facciamo con professionalità, nella vita che restituiamo alle persone…”, conclude il dott. Gianfausto Iarrobino.