Il rispetto del coprifuoco previsto dalle 22.00 ha orientato i parroci della Diocesi di Alife-Caiazzo, in accordo con il vescovo Mons. Orazio Francesco Piazza, a celebrare la Messa della Notte di Natale secondo nuovi orari, già partire dalle 18.00 per consentire il rientro a casa dei fedeli e ugualmente vivere un momento di condivisione in famiglia.
L’impegno della Chiesa nel rispetto delle norme prescritte dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, ha garantito da maggio scorso (dalla riapertura delle chiese dopo il lockdown) il totale rispetto delle misure anticontagio grazie sia al lavoro dei volontari parrocchiali sia de fedeli: da nessuno è venuta mai meno l’attenzione verso quelle regole che in questo momento impongono ancora distanziamento sociale igienizzazione delle mani, utilizzo della mascherina e accessi limitati nelle chiese a seconda dei posti disponibili.
Sul nostro sito (sulla home page, in Bacheca parrocchiale), come consuetudine in occasione di importanti momenti per la vita delle Parrocchie, abbiamo raccolto i programmi delle celebrazioni che vanno dalla Vigilia di Natale fino all’Epifania e anche oltre per quelle Comunità che hanno già predisposto i calendari. Tra le novità, oltre all’anticipazione della messa della “Notte di Natale” è possibile trovare qualche messa in più la mattina del 25 dicembre per favorire la partecipazione di molti ed evitare assembramenti.
Il DPCM dello scorso 18 dicembre che prevede per le vigilie e i giorni festivi l’Italia in “zona rossa” vuole che per gli spostamenti, quindi anche per andare a Messa, i cittadini siano muniti di autocertificazione.
A tal proposito, in linea con le Disposizioni di Governo, la Conferenza Episcopale Italiana si è espressa in questo modo:
Durante i giorni di “zona rossa” si consiglia ai fedeli di avere con sé un modello di autodichiarazione per velocizzare le eventuali operazioni di controllo. La Circolare del Ministero dell’Interno del 7 novembre 2020 ha precisato che i luoghi di culto dove ci si può recare per una visita o per la partecipazione a una celebrazione “dovranno ragionevolmente essere individuati fra quelli più vicini”.
Durante i giorni di “zona arancione” i fedeli potranno raggiungere liberamente qualsiasi luogo sacro sito nel Comune di residenza, domicilio o abitazione.
I Vescovi esortano, soprattutto in queste giornate, a non dimenticare e ad accompagnare tutte le persone, che comunicano le loro fatiche, le loro speranze, chiedendo preghiere e aiuti materiali e spirituali. “Nel silenzio delle tante ferite che incidono profondamente sul corpo, nell’anima e nello spirito, sappiamo per fede che sta per fare capolino la voce dell’angelo, che porterà la notizia attesa da sempre: ‘Vi annuncio una grande gioia: oggi è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore’”.