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Natale, il tempo per ritrovare l’essenziale della vita. Il messaggio del Vescovo Orazio Francesco

Mons. Piazza, amministratore apostolico, questa mattina non sarà presente in Cattedrale per motivi di salute

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Le parole del vescovo Orazio Francesco Piazza giungono ai fedeli della Chiesa Cattedrale di Alife che questa mattina attendevano il Pastore, ma sono un abbraccio e un paterno saluto esteso all’intera comunità diocesana. Ieri sera, durante la Messa della Notte di Natale, il parroco, don Pasquale Rubino, ha comunicato alla comunità parrocchiale l’assenza nel giorno di Natale del vescovo Mons. Piazza, a causa di un lieve impedimento fisico che ha impedito al Pastore di celebrare anche nella Cattedrale di Sessa Aurunca, sua sede titolare. 
Oltre ad accogliere le parole del Vescovo la Diocesi di Alife-Caiazzo accompagna il Pastore in questa Festa con la preghiera e il sostegno spirituale. 

In Cattedrale, la celebrazione di Natale 2019

Buon Natale a tutti voi che partecipate alla santa celebrazione, sia in presenza sia in collegamento telematico. Un grande abbraccio nel Signore Gesù che nasce per noi, fondamento unico della nostra speranza. Questo periodo difficile che stiamo vivendo è occasione opportuna per ritrovare l’essenziale della nostra vita; per riconsegnare il volto di vera umanità alle nostre relazioni, ai nostri contesti vitali. Si rinnova nel cuore di tutti noi la certezza di una Presenza, quella del Dio con noi, che accompagna e sostiene, indica il sentiero del cammino e svela la meta a cui, insieme, dovremo approdare: la comune salvezza e la realizzazione della nostra piena umanità.

Fratelli e Sorelle carissimi, ho tracciato un cammino spirituale che dal tempo dell’Avvento, con la meditazione delle virtù cardinali, ci ha condotto alla soglia della Grotta: ora siamo qui, in adorazione, per radicare nel cuore e nella vita quello che i nostri occhi vedono e le nostre orecchie odono. Un annuncio, una attestazione chiara: oggi nasce per noi il Salvatore, Gesù Signore. La gioia che scaturisce da questa certezza è confermata dalla conoscenza di quanto ha detto e fatto per noi questo Salvatore. Il Bambino, atteso e desiderato, noi lo conosciamo: la sua vita, le sue azioni, le sue parole, le sue promesse ci sono note. Come è ben nota a tutti noi la rigenerante esperienza della Pasqua del suo amore redentivo. Questa nascita è certezza che dirada le nebbie di ogni incertezza fisica, morale, spirituale. In Lui, nostra unica speranza, ci è riconsegnato l’essenziale della vita e aperto il varco di una pienezza che tutti possiamo accogliere e sperimentare.

Proprio quando il buio diventa più fitto, le piccole luci donano maggior chiarore: alimentati da questa luce di consolazione e speranza, brilla la nostra fiducia e si consolida la volontà per attraversare, con vero affidamento al Signore, il complesso cammino della vita. Nella bellezza luminosa di questa Celebrazione, spazio fraterno del nostro essere Chiesa in Cristo, si rivela il dono di grazia con cui il Signore, Dio trino-unico, ci chiama a far emergere la potenza del positivo nel contesto delle difficoltà. La luce dirada le tenebre della notte: l’amore di Dio illumina il cuore e la vita.

Carissimi, non sogniamo la normalità della vita, per altro sempre e comunque accompagnata da prove e complessità, ma, con la grazia di Cristo, al quotidiano disagio del vivere facciamo corrispondere la certezza di questa salvezza che scioglie dai vincoli delle paure e dalla perdita di fiducia e coraggio per dare verità e dignità al vivere. La nostra esistenza è cosparsa di innumerevoli doni: disponiamoci allo sguardo che li sa riconoscere e rendere fecondi.

Abbiamo sempre motivo di ringraziare il Signore, malgrado ogni evenienza, anche inattesa: in essa è sempre presente il fermento positivo della grazia di Dio. Per questo, anche se non fisicamente presente, ma con tutto me stesso partecipe di questo santo tempo della Celebrazione della nascita di Gesù Signore, in cui si dilata il cuore a nuova fiducia e più forte speranza, vi chiedo di confidare in Dio e di affidarvi a Lui, attraverso le amorevoli braccia della Madre nostra Maria. A tutti voi, nel vivere con serenità e semplicità questo singolare Natale di Gesù Signore, assicuro la mia paterna preghiera e la presenza fraterna nel cammino quotidiano.

+Orazio Francesco, Vostro padre nella Fede

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