«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Il canto degli Angeli dinanzi ai pastori, convocati alla grotta di Betlemme perché primi destinatari del più grande annuncio di pace di amore quest’anno risuona forte anche per un’altra umanità. Quella che da qualche mese abbiamo imparato a considerare con nuovo rispetto mentre si aggirava frettolosa e operosa nelle corsie di ospedali e si trincerava nelle terapie intensive perché costretta da una guerra nuova e difficile da combattere. Sono gli infermieri d’Italia, e con loro l’intera categoria dei sanitari, scelti come i pastori, proprio come coloro di cui si era parlato troppo poco…
La scena ritratta in questa foto è quella del presepe dell’Episcopio di Sessa Aurunca dove ieri è stata collocata una nuova statuina, un’infermiera con mascherina e divisa come i tanti che abbiamo visto in questi mesi di pandemia.
È stata donata ieri pomeriggio a mons. Orazio Francesco Piazza, vescovo di Sessa Aurunca e Amministratore apostolico di Alife-Caiazzo da Coldiretti Caserta e Confartigianato Campania, nelle persone dei rispettivi Direttori Giuseppe Miselli e Luca Pietroluongo nell’ambito dell’iniziativa che le sue associazioni di categoria stanno portanto avanti a livello nazionale.
“Ringrazio per questa visita, segno di un’attenzione particolarissima verso una realtà così difficile che stiamo vivendo, e soprattutto verso gli operatori che si stanno impegnando per la salute comune”, le parole di Mons. Orazio Francesco Piazza ai due Direttori.
“Le vostre associazioni che hanno a che fare con l’uomo nella sua concretezza del lavoro e soprattutto del legame alla terra, all’ambiente, che per il nostro territorio è così importante, e ancora di più nell’anno in cui celebriamo il V anniversario della Laudato Sì…, attraverso il dono di questa statuina, ci recano un significativo simbolo di rinascita: in essa infatti c’è tutto il mondo sanitario e del volontariato e più in generale ancora, la professionalità di chi si impegna per la tutela della salute pubblica”.
Mons. Piazza ha voluto più volte sottolineare il valore delle due Associazioni distribuite capillarmente nei territori, resesi protagoniste di un gesto che in questo momento accomuna tanti presepi in tutta Italia, riconducendo il pensiero comune al sacrificio e alla dedizione del personale sanitario.
“Lavoro, economia, ambiente, qualità della vita sono da sempre i punti di forza delle vostre associazioni, da cui non poteva venire migliore celebrazione dell’uomo e della sua dignità. Grazie ancora, a nome mio e delle Comunità ecclesiali che rappresento”.