Giovanna Corsale – Si fa presto ad abituarsi alle situazioni, positive o negative che siano, ma un limite esiste sempre. È da tempo che la popolazione campana si trova a fare i conti con ritardi nella ricezione della posta o, in molti casi, con la mancata o ritardata consegna della corrispondenza. Più volte ci siamo soffermati sui disagi causati da questo disservizio in misura maggiore per gli utenti che vivono nei comuni interni del Matese e dell’Alto Casertano, già penalizzati da vari punti di vista per la loro ubicazione decentrata, disagi da cui sono sorti polemiche, malcontenti e proteste di cui a farsi portavoce sono state in primis le amministrazioni comunali. (Leggi anche qui)
Per porre un freno a un problema che dura da anni e che necessita di una soluzione definitiva, una rappresentanza dei sindaci della Campania prenderà parte a un confronto con i Dirigenti dell’azienda Poste Italiane e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che si terrà la settimana prossima. All’ordine del giorno le gravi inefficienze che continuano a verificarsi presso le filiali di Poste da molto, troppo tempo.
L’obiettivo è ripristinare quello che costituisce un diritto per i cittadini e la decisione di ritrovarsi al ‘tavolo regionale’ parte da una lettera a firma di Carlo Marino, presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani della Campania nonché sindaco di Caserta, inviata lo scorso 30 dicembre alla responsabile delle relazioni istituzionali territoriali di Poste Maria Lea Pettolino, lettera alla quale si aggiunge la nota comprendente la raccolta di firme connessa a un’ulteriore iniziativa di Anci Campania promossa dal sindaco di Bellizzi Domenico Volpe.
Il diffuso malcontento che si estende da una parte all’altra della regione Campania ha spinto dunque i sindaci a mobilitarsi per fare in modo che ai cittadini venga garantita di nuovo la puntualità nel recapito di lettere, bollette e raccomandate presso le proprie abitazioni.