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In Campania tutta riprende la scuola in presenza, dal 1 febbraio anche le Superiori. Medici, Trasporti e Protezione civile coinvolti per la sicurezza

Dopo che il Tar Campania ha disposto che la Regione Campania si metta in linea con le decisioni di Governo, si torna tutti a scuola. Le Superiori non oltre il 75% delle presenze

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Con l’Ordinanza Regionale n.3/2021, la Regione Campania ha disposto la ripresa delle attività in presenza nelle scuole secondarie. Decisione subordinata al decreto cautelare del Tar Campania-Napoli con cui è stato deciso per la nostra regione l’uniformità alle decisioni di Governo sul rientro a scuola per alunni di Medie e Superiori.

Le scuole secondarie di primo grado (medie) riapriranno in presenza lunedì 25 gennaio  salve diverse valutazioni di competenza dei Sindaci o dei Dirigenti scolastici. I Dirigenti scolastici dovranno comunque certificare la sussistenza delle condizioni e requisiti di sicurezza sanitaria prescritti dal vigente Piano di sicurezza per la ripresa delle attività della scuola, oltre ai requisiti di sicurezza generale.

Per quanto riguarda le scuole secondarie di secondo grado (superiori) il rientro è fissato al 1 febbraio. Anche in questo caso compete ai Dirigenti e ai Sindaci la responsabilità di verificare i requisiti di sicurezza per il rientro in aula. L’ordinanza demanda ai singoli dirigenti scolastici l’individuazione della percentuale di studenti in presenza (tra il 50 e il 75%), con espressa raccomandazione ad adottare un criterio prudenziale, al fine di minimizzare i contagi.

Asl e medici di medicina generale – secondo le disposizioni della Regione Campania – sono chiamati ad attività di screening e monitoraggio a favore del personale scolastico, degli alunni e delle classi interessati da eventuali contagi. Sempre sul fronte della prevenzione, a favore della popolazione scolastica è coinvolta la Protezione civile e il mondo dei trasporti pubblici e privati. La Regione, di concerto con le Prefetture ha predisposto nuovi piani di trasporto e i controlli (tramite Protezione civile) nei punti cruciali di maggior affollamento.

Decisioni che arrivano dopo settimane di polemiche tra schieramenti politici diversi, famiglie, alunni e docenti nei confronti del governatore Vincenzo De Luca il quale aveva scelto di attendere ancora il ritorno nelle aule in base all’andamento dell’epidemia da Covid: “ma pensate che non siamo consapevoli dei problemi che si determinano con la didattica a distanza? Qualcuno può immaginare questo?” Le sue parole in occasione del report settimanale del venerdì tramite il web.
“Quello che considero sconcertante è il non riuscire a tenere presenti i due elementi: la necessità di riprendere l’attività scolastica in presenza, che è un’esigenza vera, e la necessità di contemperare questa esigenza con i dati dell’epidemia, vale a dire con la necessità di garantire la sicurezza degli studenti, del personale scolastico e delle famiglie”. Facendo ancora una volta appello alla linea di estremo rigore intrapresa per la Campania, il Presidente De Luca accoglienza la decisione del Tar conferma la severità e il valore che ha inteso dare alle sue pregresse decisioni.

Scuole in presenza ma con il supporto di tutti, con l’impegno delle forze chiamate a garantire e tutelare la salute pubblica. E con la speranza che i cittadini, dai più adulti ai più giovani, facciano responsabilmente la propria parte.

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