Il reparto di Chirurgia dell’Ospedale civile “Ave Gratia Plena” di Piedimonte Matese potenzia i servizi, ma soprattutto il dialogo con la popolazione.
Conoscere il proprio corpo e interpretarne i linguaggi senza trascurare ogni segnale anomalo ci apre la strada ad un miglioramento delle nostre funzioni organiche e allunga la vita.
Sempre meno persone si curano; sempre meno persone corrono ai ripari ai primi sintomi; troppo frequente il “fai da te” e addirittura un atteggiamento cieco nei confronti di disturbi e patologie come quelle proposte nell’Open Day del prossimo 24 febbraio.
Parliamo di Colonproctologia, ossia tutti quei disturbi legati a fistole, emorroidi, ragadi… talvolta esasperati da mancate cure preventive ma in grado – nello stadio peggiore – di rendere difficile la vita di chi ne soffre.
Il reparto matesino, guidato dal primario Gianfauso Iarrobino, si apre pertanto ad una giornata di conoscenza e di visite gratuite, affidata alla cura e alla responsabilità del dott. Luciano Onofrio, con la collaborazione di colleghi esperti L. Asciore e D. Cafaro.
Al dottore Onofrio abbiamo posto alcune domande per comprendere meglio di cosa parliamo, ma soprattutto per far circolare nella comunità civile locale la giusta informazione: tutelare la propria salute è possibile; farlo gratuitamente anche…; e farlo in compagnia di medici esperti è la priorità.
Sempre più spesso sentiamo parlare di pavimento pelvico e di patologie correlate, ci può definire meglio quest’area anatomica?
Il pavimento pelvico è un insieme di muscoli, fasce e legamenti che “chiude” la cavità addominale nella sua porzione inferiore e che supporta una serie di organi di vari apparati. Non va immaginato come una struttura passiva, di semplice supporto, è invece un articolato complesso di elementi che svolge compiti essenziali e indispensabili al nostro benessere.
Cosa succede quando si verifica un’alterazione di queste strutture?
Le alterazioni anatomiche o di regolazione dei processi funzionali del pavimento pelvico causano molteplici disturbi. Tra i sintomi più frequenti: sensazione di peso dell’ano/retto o anche alla vagina, può essere presente un’incapacità a evacuare o urinare oppure difficoltà a trattenere le feci, fino all’incontinenza. Ci possono essere inoltre disturbi nella sfera sessuale, come ad esempio dolore durante i rapporti per la donna, sanguinamento, ecc…
Quali sono le cause di queste patologie?
In realtà più che di una singola causa si dovrebbe parlare più correttamente di varie concause che concorrono alle alterazioni a cui abbiamo fatto cenno. Tra queste vanno ricordate: il parto, l’obesità, alcuni interventi chirurgici come l’isterectomia, l’invecchiamento, l’aumento della pressione all’addome (sforzi durante l’evacuazione, sollevamento di carichi troppo pesanti).
Ha parlato di parto ed invecchiamento, due condizioni naturali che interessano tutte le donne. Sono così rilevanti?
Le alterazioni del pavimento pelvico sono per lo più patologie che colpiscono le donne; la gravidanza e il parto stressano le strutture muscolari e nervose del pavimento pelvico, creando danni spesso permanenti. Se poi aggiungiamo danni ostetrici legati al parto il quadro diviene ancora più severo.
Il ruolo dell’invecchiamento?
È comune osservare, dopo un iniziale periodo di adattamento che segue il parto, un lungo periodo di benessere per ciò che attiene il pavimento pelvico. Col passare degli anni e soprattutto col la menopausa, si ha una trasformazione della qualità dei tessuti connettivali, con marcata riduzione dell’elasticità e della compatezza di questi ultimi. Queste alterazioni sono il motivo della manifestazione o dell’aggravamento dei sintomi in questa fase della vita.
Esistono fattori di rischio o condizioni sulle quali si può intervenire per prevenire tali disturbi?
Sicuramente è importante lo stile di vita: uno stile di vita sano che contempli corretta alimentazione, un moderato esercizio fisico ed eviti al contempo alcool e fumo, è fondamentale anche per il pavimento pelvico. La corretta preparazione al parto, con esercizi fisici e ginnastica della muscolatura pelvica sono strumenti indispensabili per minimizzare i danni a cui abbiamo accennato.
Infine mi lasci puntualizzare un’altro aspetto spesso trascurato: le abitudini intestinali. Ognuno di noi ha le proprie, ma consideriamo normali o comunque ineludibili, condizioni quali la stipsi, che in realtà normali non sono e che andrebbero trattate per evitare conseguenze peggiori.
In quali casi dovremmo preoccuparci?
Per stipsi si intende un anormale ritardo nell’evacuazione delle feci. Occorre, tuttavia, precisare che non è semplice stabilire per ogni individuo il numero di defecazioni normali: possono rientrare infatti nel range di normalità tre defecazioni al giorno così come una ogni due o tre giorni. Importante è quindi sia il ritmo delle evacuazioni che la qualità delle feci. Anche una evacuazione quotidiana ma difficoltosa, la sensazione di incompleto svuotamento, o che esita in feci dure, secche, caprine, può essere espressione di stipsi.
Anche in questo come in altri ambiti della medicina è frequente il “fai da te”, l’uso spesso sconsiderato di farmaci o lassativi senza la necessaria consulenza medica. Vorrei ricordare che l’uso cronico di lassativi è dannoso per il nostro organismo, genera inoltre un circolo vizioso che conduce solo al peggioramento della stipsi.
Come si diagnosticano le patologie del pavimento pelvico?
I mezzi oggi disponibili per una corretta diagnosi sono molti. Si inizia da una completa visita clinica, poi in base al corteo di segni e sintomi riscontrati si richiederanno esami strumentali che possono contemplare: ecografia tras-rettale, colonscopia, manometria, oltre ad eventuali altri test di pertinenza urologica o ginecologica a seconda dei casi.
Cosa ci può dire del trattamento di queste patologie?
La terapia delle patologie del pavimento pelvico può avvalersi di vari approcci, ovviamente in un discorso generale possiamo citare sicuramente le metodiche chirurgiche che correggono i difetti anatomici che sono spesso la conseguenza delle alterazioni della funzione; le procedure riabilitative che hanno lo scopo di allenare e rieducare la muscolatura pelvica cosi da rinforzare i muscoli del pavimento pelvico; ed ovviamente tutte quelle misure di correzione di difetti dell’alimentazione e dello stile di vita.
Per info e prenotazioni: Cell. 371 3612013;
info@chirurgiapiedimontematese.it
Ospedale Civile Piedimonte Matese. La “nuova” Chirurgia, una squadra qualificata e affidabile