In risalita i contagi da Covid-19 in Italia. Ieri sono stati registrati 16.424 nuovi casi sul territorio nazionale, con una lieve diminuzione dei decessi, 318, rispetto al giorno precedente. Il ministro della Salute Roberto Speranza mantiene la linea rigida, prolungando le misure restrittive fino al 6 aprile prossimo, quindi includendo anche le festività legate alla Pasqua. Intanto, in seguito al verificarsi di significativi balzi, il territorio del Bresciano passa in ‘arancione rafforzato’ e in diverse località continua la chiusura totale propria della ‘zona rossa’. In crescita anche i pazienti in terapia intensiva che in 5 regioni ha superato la soglia critica del 30%.
I dati aggiornati al 24 febbraio 2021
Alberto Baviera – In Italia ci sono attualmente 389.433 positivi per Covid-19, 1.485 in più rispetto a ieri. Il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 2.848.564, con un incremento nelle ultime 24 ore di 16.424. Questo è quanto emerge dai dati del monitoraggio sanitario sulla diffusione del nuovo coronavirus Covid-19 diffusi oggi e pubblicati sul sito web del ministero della Salute.
Tra gli attualmente positivi, 2.157 sono in cura presso le terapie intensive, con un incremento di 11 pazienti rispetto a ieri considerati i 178 nuovi ingressi. 18.217 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 78 pazienti rispetto a ieri. 369.059 persone, pari al 94,77% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri, i deceduti sono 318 e portano il totale a 96.666 mentre il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 2.362.465, con un incremento di 14.599 persone rispetto a ieri. L’incremento nelle ultime 24 ore dei tamponi effettuati è pari a 340.247.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 71.830 in Campania, 55.225 in Lombardia, 36.771 in Emilia-Romagna, 34.880 nel Lazio, 32.090 in Puglia, 27.690 in Sicilia, 22.332 in Veneto, 15.405 in Toscana, 13.617 in Piemonte, 12.971 in Sardegna, 12.720 in Abruzzo, 9.363 nelle Marche, 9.317 in Friuli Venezia Giulia, 8.417 in Umbria, 7.011 nella Provincia autonoma di Bolzano, 6.169 in Calabria, 4.907 in Liguria, 3.793 in Basilicata, 3.070 nella Provincia autonoma di Trento, 1.709 in Molise e 146 in Valle d’Aosta.
Fonte Agensir
