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Valle Agricola. Il Comune sigla intesa col MoGae per il monitoraggio e la difesa dell’agro-ecosistema

In base al protocollo d'intesa, il comune di Valle collaborerà con il Centro regionale per il monitoraggio e la gestione dell'Agro Eco-Sistema della Campania

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Valle Agricola, borgo di antiche origini immerso contornato dai boschi del Matese, collaborerà con il Centro MoGae nell’attività di monitoraggio della fauna selvatica che abita il territorio. A suggellare tale collaborazione il protocollo d’intesa firmato tra il primo cittadino di Valle, Rocco Landi, e il dottor Luigi Esposito, direttore del Centro regionale per il monitoraggio e la gestione dell’Agro-Ecosistema della Campania.

Questa sinergia rappresenta un’occasione per sensibilizzare, innanzitutto gli abitanti di Valle, alla ricerca scientifica e quindi per approfondire la conoscenza delle specie agro-silvo-pastorali. “Un protocollo che ci fa onore e darà cornice e strumenti per realizzare ambiziosi progetti comuni”, permettendo così a Valle Agricola di “diventare un centro importante per il futuro Parco Nazionale del Matese“, commenta così il sindaco Landi un’iniziativa che contribuisce a preservare l’equilibrio tra ambiente naturale e uomo.

Di cosa si occupa e il MoGae e quali i progetti futuri sul territorio?
È un centro che fa parte di un polo integrato tra Università di Napoli- Federico II (Dipartimento di Veterinaria e Produzioni animali) ed Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania. Il significato dell’acronimo è “Monitoraggio per la Gestione AgroEcosistemica”.  A Valle Agricola questo Centro creerà un “C.E.A.A.” ossia un “Centro di Educazione Agro-Ambientale” volto essenzialmente allo studio ed alla progettazione dei sistemi e dei criteri che permettono un ottimale equilibrio tra l’ambiente naturale e l’uomo (essenzialmente agricoltore e allevatore).

La funzione avrà un’articolazione abbastanza variegata che si evolverà nel tempo in rapporto alle condizioni e le opportunità che emergeranno. Ma si parte da una attenta, profonda e scientifica conoscenza del mondo naturale e dell’uomo che lo ha vissuto da sempre. Tutto proiettato nel sistema della “Area Protetta Matese”. Intanto si partirà con un Master universitario di I Livello su “Conservazione degli Ambienti agro-silvo-pastorali e della Biodiversità animale in Italia e in Europa (CAB EU)”, finalizzato alla formazione di figure professionali specifiche per il settore del management di questi ambienti. Un primo passo verso l’auspicata “Università della Montagna”.

Ci sarà collaborazione con attori del territorio (professionisti e associazioni), con l’allestimento di un museo molto particolare e tutto ciò che sarà di supporto all’educazione e la formazione verso un vero Green Deal.

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