Guglielmo Ferrazzano – Il contest social del Liceo Galilei Piedimonte Matese dedicato a Dante Alighieri si è concluso e a vincere è stata Ilaria Zappoli, che ha celebrato il Sommo con stoffa e fil di ferro. Ai tempi del Covid19 non si può rinunciare a lungo a quelle iniziative che sono occasione di incontro e di festa. Così il Liceo Galileo Galilei di Piedimonte Matese, sotto la guida della dirigente Bernarda De Girolamo, ha colto l’occasione per celebrare i 700 anni dalla morte del poeta fiorentino.
Ieri mattina, in diretta facebook, l’aula magna dell’istituto si è collegata col mondo social per la premiazione a fine contest. Una cornice in cui si sono uniti i saluti e le riflessioni della dirigente, che ha espresso il desiderio “di ricostruire in presenza la comunità scolastica, come elemento edificante del tessuto sociale e della collettività, risuona dentro di noi, perché torni a rifiorire il germoglio del dialogo e dell’incontro nella primavera del nostro essere”, e di don Emilio Salvatore che ha parlato del senso della Santa Pasqua in questi mesi di pandemia, nella certezza che si possa tutti insieme ripartire più forti di prima.
Ispirati e supportati dal professore di pittura Luca Mastrocinque, i ragazzi del Liceo artistico si sono cimentati in una sfida tutta digitale. Numerosi elaborati sono stati catturati in fotografia e pubblicati sulla pagina facebook del Liceo, raccogliendo i “mi piace” e i commenti del pubblico. Nel giro di pochi giorni le opere hanno fatto il giro delle bacheche e, infine, ne sono state scelte tre. A vincere è stata Ilaria Zappoli, della V AF, che ha puntato tutto sulla semplicità e l’uso di pochi materiali, anzi, in via prioritaria uno: “Ho scelto di lavorare col fil di ferro perché mi piace molto ed è un materiale malleabile, poi ho usato stoffa e foglie di alloro“.
In basso alcuni dei lavori che hanno partecipato al Contest
Nel dubbio su cosa raffigurare, la scelta è stata semplice ma allo stesso tempo vincente: “Non ho adottato uno stile particolare, diversi lavori che ho prodotto nell’ultimo periodo vedono come protagonista il fil di ferro, ho deciso di usarlo per raffigurare l’iconico profilo del poeta, immediatamente riconoscibile dal pubblico”. Gli altri due lavori che si sono assicurati il podio sono a firma di Maria Pia Di Fusco e Federico Amato. Osservando le foto appare chiaro che ognuno degli artisti in erba ha infuso i lavori con il proprio stile, le proprie preferenze e le proprie interpretazioni.
L’arte, è risaputo, scatena le reazioni più disparate ed è difficile, senza precisi parametri, decidere cosa è bello e cosa no. La gara digitale, però, non ha puntato a eleggere i migliori, perché come ha ribadito la dirigente, i lavori “sono tutti belli”. Una diretta facebook breve e concisa. Poche frasi, messe assieme davanti al microfono e ad una videocamera, per far capire che il contest è stata una semplice occasione per riassaporare la normalità e che tra pochi giorni è Pasqua, diversa, sì, ma sempre un’occasione di festa.