Ai lavoratori, ai tanti che ce la stanno mettendo tutta, a quelli che sono stati costretti a mollare, a quanti sono in attesa di tempi migliori, a chi coraggiosamente ha dato inizio ad una nuova “impresa”, è dedicata l’iniziativa social (tramite una apposita pagina Facebook presto online) dal titolo “Lavoro. Nuove stagioni da abitare” a cura dell’Ufficio per i Problemi sociali e Lavoro e Ufficio Comunicazioni sociali/Redazione Clarus della diocesi di Alife-Caiazzo.
L’iniziativa, in prossimità del 1 maggio, festa del Lavoro, nasce per raccogliere foto, pensieri e testimonianze direttamente dai protagonisti; e rimarrà un canale aperto a successive riflessioni e confronti sul tema, perché il lavoro – quello di tutti i giorni – torni ad essere motivo di festa, di serenità, di diritti, di discussioni, di passione che si rinnova.
La Chiesa Cattolica italiana, in occasione di questa ricorrenza, dedica un messaggio e una prospettiva agli uomini e alle donne che lavorano o che sognano di farlo, esortando tutti i credenti ad una maggiore attenzione e vicinanza al mondo del lavoro.
“E al popolo stava a cuore il lavoro” (Ne 3,38). Abitare una nuova stagione economico-sociale – questo il titolo del Messaggio dei Vescovi per il 1 maggio 2021, che si ispira al Libro del Profeta Neemia; il brano biblico – spiegano i Vescovi italiani – presenta la forte opposizione tra chi sta a guardare criticando, e chi invece mette tutto l’impegno possibile perché nasca qualcosa di nuovo. È la contrapposizione tra il lavoro parlato e il lavoro realizzato concretamente, tra modelli vecchi di lavoro e nuove opportunità che si affacciano (vai al messaggio completo).
“Tutto è connesso” nella vita, come ci ricorda Papa Francesco, le relazioni e le preoccupazioni, i sogni sul futuro delle famiglie e delle comunità che abitiamo…
Se tutto è connesso, diamoci una mano; siamo un’unica voce; promuoviamo e viviamo il bene comune che oggi, nel mezzo di una crisi sociale ed economica di portata mondiale, si costruisce a partire dalla solidarietà, dalla comunanza (che è comunione!) di idee e di speranza.
L’iniziativa social “Lavoro. Nuove stagioni da abitare” serve a dire e dare a tutti un’occasione di speranza, di racconto, di prospettive, non a suscitare contese ma a generare condivisione in questo momento difficile, con l’intento di abitare coraggiosamente nuove stagioni di vita…
Ecco come partecipare
A voi lavoratori (autonomi, dipendenti, professionisti) che intendete partecipare chiediamo:
- foto che vi ritraggano al lavoro, corredate di nome, età, residenza e attività svolta (da 3 ad un massimo di 5);
- un commento, che illustri il vostro lavoro e la vostra idea di rigenerazione/speranza/futuro (al massimo 10 righe);
- compilazione del modulo per il consenso al trattamento dei dati, allegando la fotocopia di un documento di riconoscimento (scarica modulo);
- invio del materiale a info@redazioneclarus.it entro il 30 aprile (la pubblicazione avverrà da questa data e per i successivi giorni di maggio). La pagina rimarrà sempre a disposizione su Fb, in continuo aggiornamento.
«Peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla, chiudendoci in noi stessi»
(Papa Francesco – Messa di Pentecoste, 31 maggio 2020).
A Dio, sì, sta a cuore il suo popolo…