M. Michela Nicolais – Per vivo desiderio di Papa Francesco, il mese di maggio sarà dedicato a una “maratona” di preghiera per invocare la fine della pandemia, che affligge il mondo da ormai più di un anno e per la ripresa delle attività sociali e lavorative. È quanto si legge in un comunicato del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, in cui si ricorda che Papa Francesco ha voluto coinvolgere tutti i Santuari del mondo in questa iniziativa, “perché si rendano strumenti per una preghiera di tutta la Chiesa”.
L’iniziativa si realizza alla luce dell’espressione biblica: “Da tutta la Chiesa saliva incessantemente la preghiera a Dio” (At 12,5). “Con la preghiera del Rosario – spiega il dicastero pontificio nella nota – ogni giornata del mese è caratterizzata da un’intenzione di preghiera per le varie categorie di persone maggiormente colpite dal dramma della pandemia”. “Per coloro che non hanno potuto salutare i propri cari, per il personale sanitario, per i poveri, i senza tetto e le persone in difficoltà economica e per tutti i defunti”: queste alcune delle intenzioni che scandiranno la preghiera alla Madonna. “Ogni Santuario del mondo è invitato a pregare nel modo e nella lingua in cui consuetamente la tradizione locale si esprime, per invocare la ripresa della vita sociale, del lavoro e delle tante attività umane rimaste sospese durante la pandemia”, l’invito del comunicato, in modo da “realizzare una preghiera continua, distribuita sui meridiani del mondo, che sale incessantemente da tutta la Chiesa al Padre per intercessione della Vergine Maria”. Per questo i Santuari sono chiamati a “promuovere e sollecitare quanto più possibile la partecipazione del popolo, perché tutti possano dedicare un momento alla preghiera quotidiana, in macchina, per la strada, con lo smartphone e grazie alle tecnologie della comunicazione, per la fine della pandemia e la ripresa delle attività sociali e lavorative”.
In foto i particolari dei Santuari mariani della diocesi di Alife-Caiazzo
Papa Francesco aprirà e chiuderà la preghiera, insieme ai fedeli nel mondo, da due luoghi significativi all’interno dello Stato Città del Vaticano: il 1° maggio pregherà presso la Madonna del Soccorso, un’icona venerata già nel VII secolo raffigurata in un affresco sopra l’altare di San Leone, presso il transetto meridionale della primitiva Basilica Vaticana, posta poi, dove si trova tutt’ora, all’interno della nuova Basilica di San Pietro in costruzione, da Papa Gregorio XIII nel 1578, presso la Cappella Gregoriana, dove, inoltre, sono conservate le reliquie di San Gregorio di Nazianzo, dottore e padre della Chiesa. Nel 2013, durante l’Anno della Fede, l’icona è stata sottoposta a un nuovo restauro. Essendo stato il primo restauro eseguito nel pontificato di Papa Francesco, a quel tempo da poco eletto, sono state incise le parole SVCCVRRE NOS e FRANCISCVS PP. A. I., affidando così il Papa alla Vergine del Soccorso. In questa occasione il Santo Padre benedirà dei Rosari speciali utilizzati appositamente per questo evento, che saranno poi spediti ai trenta Santuari direttamente coinvolti. Si avvicenderanno alla preghiera e alla lettura alcune famiglie provenienti dalle parrocchie di Roma e del Lazio, insieme ai giovani rappresentanti dei movimenti di nuova evangelizzazione. Il 31 maggio, invece, Papa Francesco – rende noto il dicastero pontificio – concluderà la preghiera “da un luogo significativo nei Giardini Vaticani, di cui sarà data ulteriore informazione”. Entrambi questi momenti saranno fruibili alle persone sorde e ipoudenti attraverso la traduzione nella lingua dei segni LIS.
I trenta Santuari mariani scelti da Papa Francesco
Trenta Santuari rappresentativi, sparsi in tutto il mondo, sono stati scelti per guidare la preghiera mariana in un giorno del mese. Questi Santuari sono: Nostra Signora di Walsingham in Inghilterra; Jesus the Saviour and Mother Mary in Nigeria; Madonna di Częstochowa in Polonia; Basilica dell’Annunciazione a Nazareth; Beata Vergine del Rosario in Corea del Sud; Nostra Signora Aparecida in Brasile; Our Lady of Peace and Good Voyage nelle Filippine; Nostra Signora di Lujan in Argentina; Santa Casa di Loreto in Italia; Nostra Signora di Knock in Irlanda; Vergine dei Poveri a Banneux in Belgio; Notre Dame d’Afrique in Algeria; Beata Vergine del Rosario di Fatima in Portogallo; Nostra Signora della Salute in India; Madonna Regina della Pace a Medjugorje in Bosnia; St. Mary’s Cathedral in Australia; Immacolate Conception negli Stati Uniti; Nostra Signora di Lourdes in Francia; Meryem Ana in Turchia; Nuestra Señora de la Caridad del Cobre a Cuba; Madonna di Nagasaki in Giappone; Nuestra Señora de Montserrat in Spagna; Notre Dame du Cap in Canada; Santuario Nazionale Madonna Ta’ Pinu a Malta; Nuestra Señora de Guadalupe in Messico; Madre di Dio a Zarvantysia in Ucraina; Madonna Nera di Altötting in Germania; Nostra Signora del Libano; Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei in Italia. (Fonte Agensir)
In foto i particolari dei Santuari mariani della diocesi di Alife-Caiazzo