Giovanna Corsale – Esistono infiniti modi di viaggiare e di intendere il viaggio, ma quello scelto da Mela Boev si distingue per la capacità di coniugare la tradizione con l’innovazione, che vengono utilizzati dall’autrice come strumenti per raccontare luoghi ed esperienze caratteristiche di uno spicchio della provincia di Caserta, la terra in cui la performer e produttrice ha scelto di abitare. Parco del Matese: storie e luoghi è la novità online da poche ore, in cui diversi podcast raccontano il Matese.
L’agevole e diffuso canale di comunicazione – attraverso la voce narrante di Mela – diventa paesaggio, volti, luoghi da immaginare lasciandosi trasportare dal racconto.
L’iniziativa che porta il patrocinio morale del Parco Regionale del Matese, è organizzata attorno allo strumento interattivo App Loquis ad uso di viaggiatori occasionali, “invitati attraverso una mappa ad entrare nell’esperienza dell’ascolto”, così come spiega l’autrice. Sul canale il Matese viene raccontato in episodi diversi, ritratti di una terra che si lascia ammirare nella sostanza, ma soprattutto nei dettagli.
L’agevole e diffuso canale di comunicazione – attraverso la voce narrante di Mela – diventa paesaggio, volti, luoghi da immaginare lasciandosi trasportare dal racconto.
L’iniziativa che porta il patrocinio morale del Parco Regionale del Matese, è organizzata attorno allo strumento interattivo App Loquis ad uso di viaggiatori occasionali, “invitati attraverso una mappa ad entrare nell’esperienza dell’ascolto”, così come spiega l’autrice. Sul canale il Matese viene raccontato in episodi diversi, ritratti di una terra che si lascia ammirare nella sostanza, ma soprattutto nei dettagli.
I podcast racchiudono un mix di “ascolto, intuito, conoscenze e memorie vive” delle persone coinvolte le quali custodiscono il passato dei luoghi che “così facilmente si trasformano in storie” dando vita a un’iniziativa che non ha nessuna pretesa di scientificità o esaustività, ma vuole essere uno stimolo a “fare una sosta e riflettere, questa volta con i cinque sensi.
Da Palazzo Filangieri in San Potito Sannitico, dimora di una delle più famose casate antiche alla Ferrovia Alifana, che collegava Napoli a Piedimonte d’Alife, diventando presto un ponte tra l’entroterra napoletano e quello casertano; dalle Cupole di Fabrizio Carola, oggi parte del Polo scolastico di San Potito, al Sepolcreto delle Torelle, oggi sito archeologico di degno interesse; dal patrimonio di arte e cultura frutto del mecenatismo di Aurora e Sveva Sanseverino, che rivive nei lasciti di queste due intellettuali alla città di Piedimonte Matese, alle acque del Torano, fonte di vita e storia per Piedimonte da oltre duemila anni; e ancora altri… (clicca qui per la raccolta completa).
Il nuovo lavoro di Mela Boev giunge sono una collaudata esperienza artistica sul territorio di cui Clarus si è occupato già altre volte come Diva senza tempo (2017), Crema Caserta (2019) o il più recente La stanza di Emy (anch’esso un audioracconto) realizzato con le voci di cittadini del territorio, nei “panni” di antenati emigrati, realizzata su ispirazione di un carteggio rinvenuto dal prof. Nicolino Lombardi, cultore di storia e tradizioni locali, divenuto un libro che a breve sarà presentato.