Giovanna Corsale – La proposta di cooperare per il bene comune dell’associazione Amici di Pericle continua a dare risultati importanti. Dopo la riqualificazione della ‘fontana nuova’ di piazza Carmine, resa possibile grazie al progetto voluto e promosso dalla signora Maria Teresa Farina coadiuvata da altri cittadini piedimontesi, un nuovo Patto di Collaborazione è stato sottoscritto lo scorso 27 aprile da Mariesol Pacella, in rappresentanza di un gruppo informale di cittadine, alla presenza dell’ingegnere Mario Montanari, responsabile del Settore Ambiente e Territorio del Comune di Piedimonte Matese. (Scarica il Patto in Pdf)
Il Patto riguarda l’aiuola di San Pio che si trova in piazza Giovanni Caso (piazza Europa) e prevede la manutenzione ordinaria e straordinaria e la riqualificazione dell’aiuola dove è collocata la statua del Santo. L’aiuola, donata anni fa al Comune dalla famiglia Della Paolera e che oggi versa in condizioni di fatiscenza, sarà sottoposta ad un’opera di pulizia della zona antistante la statua, di cura e manutenzione del prato e delle fioriere, della potatura di cespugli e piante, della riparazione o sostituzione del faretto e della riparazione e tinteggiatura, con vernice di colore verde, della recinzione delle panchine adiacenti. Il Patto ha la durata di un anno e prevede anche il mantenimento del decoro dell’aiuola per l’intera durata di esso.
Tutto ciò sarà possibile solo grazie a un perfetto ‘gioco di squadra’ portato avanti da alcune persone che hanno deciso di impegnarsi per garantire dignità e bellezza alla loro città, con la quale vivono un profondo legame, ne hanno a cuore gli spazi e i monumenti che narrano la sua storia. I Patti di Collaborazione promossi dall’Associazione Amici di Pericle nascono con l’intento di coinvolgere cittadini e istituzioni in iniziative mirate alla ‘realizzazione del Bene comune’. Un messaggio di condivisione, quello trasmesso dagli Amici di Pericle, che si traduce in metodo, ossia in scelte concrete per la Città, in piccole azioni (quelle grandi restano in mano ai responsabili della cosa pubblica) di concreta utilità ma soprattutto di rispetto per gli spazi comuni, ognuno mettendo il meglio e quel che può. E se questo ‘metodo’ funziona, il primo effetto positivo è il solo “contagio” di idee che sta generando e di sicuro aprirà a nuovi protagonismi futuri.