Giovanna Corsale – In un tempo in cui a predominare è l’incertezza, in tutti i sensi e rispetto a ogni campo dell’esistenza, riscoprire il senso di appartenenza alla propria comunità può rappresentare un’efficace via di fuga. Per la città di Piedimonte Matese si avvicina uno degli appuntamenti più sentiti, uno di quei momenti in cui a prevalere è lo spirito di unità che si evidenzia nella venerazione del Santo Patrono, San Marcellino, prete e martire. La festa in onore del Santo, patrono della città e dei suoi sobborghi, ricorre il 2 giugno, giorno in cui si ricorda il martirio subito dal Santo nell’anno 304 durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano, insieme a San Pietro e Sant’Erasmo, e richiama giovani e adulti a una devozione storica.
La parrocchia di Santa Maria Maggiore, che conserva l’artistico busto reliquiario di San Marcellino, si prepara al Novenario, “quest’anno in cauto ottimismo”, come afferma il parroco don Domenico La Cerra nel suo messaggio alla comunità, che ha come tema “San Marcellino, Pastore autentico dell’amore verso Dio e verso il prossimo, fino al martirio” e a cui si darà inizio sabato 22 maggio. Nel giorno che prelude alla Solennità della Pentecoste, i fedeli parteciperanno alla Concelebrazione eucaristica e alla Traslazione delle Sacre Reliquie di San Marcellino, che sarà presieduta da padre Francesco La Vecchia OP, Priore Provinciale dei frati predicatori della Provincia San Tommaso d’Aquino in Italia, e introdotta dal tema “Dalle ombre di un mondo chiuso alla dimensione universale dell’amore fraterno”.
Al Santo va la richiesta di “intercessione al Signore”, perché la situazione pandemica possa ridimensionarsi così da “favorire un tempo più sereno”. Con queste parole il parroco si rivolge ai fedeli con l’invito a una partecipazione autentica, creando così il clima giusto per dare inizio al Novenario, che procederà “rivisitando l’ultima Enciclica di Papa Francesco Fratelli tutti e facendo nostro il suo appello a ‘reagire con un nuovo segno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole’, anziché “eliminare o ignorare gli altri”. Martedì 1° giugno, Vigilia della Solennità dei Santi Martiri Marcellino e Pietro, alle 18.30, la preghiera dei Sacri Vespri e a seguire la Santa Messa con la presenza di fra Gennaro Russo, guardiano del Convento di Santa Maria Occorrevole, insieme al quale si rifletterà sul tema “Le religioni al servizio della fraternità del mondo”.
Mercoledì 2 giugno, Solennità dei Santi Marcellino e Pietro, le funzioni liturgiche scandiranno l’intera giornata: alle 10.30 la Messa Solenne presieduta dal vescovo mons. Giacomo Cirulli e il tradizionale rito della consegna delle chiavi della città al Santo Patrono per mano del Commissario Prefettizio la dottoressa Patrizia Vicari. L’ultima celebrazione si terrà alle 19.00, presieduta da don Nello Crescenzi, assistente regionale di Azione Cattolica del Lazio.