Il maestro Claudio De Siena, compositore, è tornato a dare forma alle note: pianoforte e flauto dialogano tra loro, poi si incontrano, poi elevano la composizione in delicati virtuosismi…
Arabesque Op. 41 (Edizioni Eufonia) per flauto e pianoforte nasce durante il lungo del tempo Covid: il silenzio, l’isolamento, il dolore, il desiderio di tornare presto alla vita, e il tempo a disposizione per la meditazione consentono al Maestro di Piedimonte Matese di scrivere una composizione che incarni emozioni e tensioni con un pensiero particolare rivolto agli artisti della musica.
“Composto nel 2020 durante il momento più difficile della pandemia – spiega l’autore – il brano, pubblicato lo scorso dicembre, è dedicato alle musiciste Anastasia Cecere, flautista e Sara D’Allocco, pianista, che lo hanno di fatto interpretato… Poi le talentuose artiste appena le restrizioni anticovid si sono allentate, hanno registrato il brano e realizzato il video lo scorso 3 maggio 2021 presso Sound Factory di Carlo Feola a Caserta”. E in ultimo si chiede: “È un segnale o simbolo di una rinascita/ripresa anche dell’attività musicale?”
Il brano – disponibile su YouTube – sembra essere una vera e propria attesa e poi rincorsa verso la felicità accompagnata da un trasporto progressivo e naturale; come stare su una porta in attesa che sia spalancata per tornare ad assaporare l’aria buona.
“Questa mattina la tua musica mi ha dato un fresco risveglio… Davvero molto suggestiva, sempre raffinata e molto ben interpretata dalle due brave artiste che hanno reso il tutto in una dimensione trasognante”, è stato il commento del musicista Rosario Messina. Uno dei tanti che si sono susseguito dopo aver ascoltato l’esecuzione: da parte di amici e colleghi il plauso per il suggestivo risultato raggiunto e ancor di più per essere interpretazione di un sentimento comune: “Bravo Claudio – scrive infatti Messina – in questo tempo di grande confusione e incertezza, la tua tenacia e volontà compositiva rappresentano una speranza per il futuro di tutti gli artisti che nonostante tutto proseguono il loro cammino senza lasciarsi scoraggiare, anzi, rafforzando sempre più la propria identità e il desiderio di comunicarla per il bene supremo della bellezza dell’arte. Ti abbraccio e continua sempre così”.
L’esperienza e il lavoro di Claudio De Siena, interpreta non solo un sentimento collettivo nel desiderio di ritorno alla vita ma anche e soprattutto la condizione di migliaia di musicisti e lavoratori del settore che ancora soffrono (forse più di altri) la pausa obbligata delle loro attività con il gravo danno economico per molti di loro. Tuttavia la composizione conferma che l’arte non la si tiene all’ombra, che l’arte parla e si rigenera per l’istinto creativo di chi riesce a trasformarla in musica, versi, tele, immagini e può (e deve) ancora nutrire l’anima del mondo.
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