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Sacerdoti, amici particolari di Cristo ma non per se stessi. Ricorre oggi la Giornata per la Santificazione del Clero

La Giornata per la santificazione sacerdotale che ricorre oggi in occasione della festa del Sacro Cuore di Gesù, per i preti di Alife-Caiazzo e Teano-Calvi vedrà un momento unitario di riflessione e preghiera lunedì prossimo a Vairano Patenora

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Si celebra ogni anno, in occasione della solennità del Sacro Cuore di Gesù che cade oggi, la Giornata di santificazione sacerdotale, momento in cui la Chiesa in tutto il mondo ritorna e prega sull’intima relazione tra Cristo e i suoi ministri, scelti per Lui, per annunciarlo e testimoniarlo…

Un privilegio d’amore e di relazione con il Maestro ( “vi ho chiamato amici” nel Vangelo di Giovanni sono le parole che fino all’ultimo confermano la “predilezione” di Cristo per i suoi) che “non è per noi, ma per gli altri e per tutta la Chiesa” come San Paolo VI ricordava in occasione del suo cinquantesimo di sacerdozio nel 1970.
Dunque non una chiamata per se stessi, nè in funzione dei primi posti o di carriere nel “settore” ma una chiamata per essere più vicini al Signore e alla sua vita e in essa specchiare la propria vocazione.

Questa ‘giornata’ tuttavia, se interroga il sacerdote sul suo intimo legame con il Maestro e  l’amico, non sottrae la comunità dei credenti ad una preghiera particolare per i loro pastori, perché siano santi, strada verso Cristo; siano operai, costruttori infaticabili di comunione e di Chiesa; siano fratelli nella condivisione delle gioie e dei dolori che toccano ogni giorno l’umana famiglia; siano amati e curati come figli, sempre oggetto di premura da parte delle loro comunità-famiglie, compresi nei loro limiti, sollecitati a dare il meglio…
Che immagine riflette oggi il sacerdote?

 LA PROPOSTA: Per un cammino di conversione sinodale. 
Il Clero delle Diocesi di Alife-Caiazzo e Teano-Calvi, con il Vescovo mons. Giacomo Cirulli, celebrerà la Giornata per la santificazione sacerdotale lunedì 14 giugno presso la parrocchia dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Patenora sul tema “Per un cammino di conversione sinodale” con la meditazione di padre Sabatino Maiorano, C. Ss. R.

Riflessione che si innesta nel vissuto e nei sogni dei presbiteri delle due Diocesi unite in persona episcopi dallo scorso marzo, che accogliendo gli stimoli e le proposte del Vescovo, condividono la proposta di un cammino ecclesiale (e presbiterale) che si va costruendo insieme.

Sono preti giovani, adulti e anziani, ciascuno con un pezzo di strada già compiuto o da compiere, ognuno con la ricchezza interiore che scaturisce dalla relazione costruita con Cristo, con la Comunità sacerdotale e con le piccole chiese affidate loro da “crescere” o -meglio – con cui crescere…

Ma tutti, ogni giorno, ad un nuovo punto di partenza nella consapevolezza che si è prestati ogni giorno al progetto insondabile di Dio.

 LA TESTIMONIANZA: Pregare insieme, segno di unità in Cristo
“Vita contemplativa, esperienza di Dio, tempo per se stessi”, le parole di un anziano sacerdote di Alife-Caiazzo, don Antonio Chichierchia, oggi amministratore di San Leone Magno in Ruviano, parrocchia che quotidianamente raggiunge da Caiazzo sua città di origine dove per oltre 50 anni è stato parroco.

La sua riflessione, alla vigilia della Giornata di Santificazione sacerdotale, guarda al passato ma soprattutto all’oggi, da quei presupposti da cui scaturisce la vita bella della comunione sacerdotale. L’esperienza e la saggezza oggi gli fa dire da dove scaturisce l’amore tra i fratelli nel sacerdozio e la comunione sinodale: “una vita di reciproco rispetto, stima, senza invidia, gelosia, un aiuto vicendevole. Perché questi vincoli si rendono più operativi, confrontarsi, consigliarsi, riflettere sui problemi del territorio. Pregare insieme, segno di unità in Cristo Gesù”.

Ma il sacerdote, nelle parole di Don Antonio, è anche modello per la vita dei fratelli, in una logica di Chiesa in cammino: “Il nostro servizio pastorale deve essere disponibilità, umanità, benevolenza, sorrisi perché la nostra vita rifletterà quella di Cristo, Buon pastore. Affidiamo la nostra azione pastorale alla Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa”.

 

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