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A Piedimonte Matese contagi di civiltà. Cresce il numero dei “Patti di collaborazione” tra i cittadini e il Comune

Dopo la riqualificazione di piazza Ercole D'Agnese, dell'aiuola che ospita la statua di San Pio in piazza Europa, della sistemazione della fontana nuova di Piazza Carmine, si punta a nuovi progetti di riqualificazione degli spazi pubblici per mano dei cittadini: anche lo spazio verde antistante la stazione ferroviaria sarà più bello e accogliente

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Si moltiplica la partecipazione cittadina per la cura dei beni comuni: i patti di collaborazione, veri e propri impegni civici stipulati tra gruppi di residenti e il Comune su iniziativa dell’Associazione Amici di Pericle, prende ogni giorno forma più concreta e tocca  sempre più spazi pubblici della Città.

In cosa consistono? È la forma di presa in carico di un bene pubblico, di cura del decoro urbano in uno spazio preciso, svolto su base volontaria, e quando riesce anche con il contributo di piccole sponsorizzazioni private utili a sostenere le spese necessarie, con durata di 12 mesi.

Iniziative che in tutta Italia prendono piede (e per fortuna anche nella cittadina matesina) a partire dalla consapevolezza che ciò che è pubblico è nelle mani di tutti e nella responsabilità di tutti e nel dovere di rendere fruibili e duratori i beni che appartengono alla collettività: la politica partecipata – che tante volte sono gli stessi cittadini a chiedere e ad attendersi dai programmi elettorali e dalla politica alla guida di una città – passa per l’interesse semplice dedicato ad un’aiuola, ad una fontana, fino alla cura per le persone stesse che abitano la comunità.

Lucio Pascale, presidente Amici di Pericle

Di tutto questo abbiamo parlato con Lucio Pascale, tra i fondatori dell’Associazione Amici di Pericle che da qualche anno si occupa di educazione e promozione civica sul territorio: gli studenti, i cittadini, le associazioni ambientaliste e culturali locali sono divenuti interlocutori principali di un discorso “sulla città” teso a suscitare passione, rispetto e partecipazione per la cosa pubblica.
I patti di collaborazione, infatti, sono soltanto uno dei risultati a fronte di un discorso più ampio impostato sull’esperienza di diritti e doveri che spettano ad ognuno. A Piedimonte Matese, gli Amici di Pericle hanno avuto l’ambizione di promuovere un modello di società basato sul principio di sussidiarietà orizzontale secondo i principi dell’Associazione Labsus (Laboaratorio per la Sussidiarietà) che la stessa Piedimonte ha avuto la fortuna di conoscere in occasione degli incontri con Gregorio Arena, docente di Diritto Amministrativo all’Università di Trento e Presidente di Labsus e poi con Pasquale Bonasora, membro del Consiglio Direttivo della stessa associazione. Esperienza di portata nazionale all’attenzione di politici e amministrazioni, oltre di Tv e giornali.

La fontana nuova di Piazza Carmine, opera dell’artista alifano Alessandro Parisi e recentemente ripristinata grazie ai patti di collaborazione

“La recente riqualificazione della fontana di Piazza Carmine – spiega Lucio Pascale – il più grande progetto, ma non il primo, per impegno e coraggio tra i patti di collaborazione, ha avuto il merito di aver suscitato un profondo senso di rispetto da parte della popolazione per quanto sono stati capaci di realizzare alcuni cittadini, e generato una positiva reazione a catena (più siamo meglio è!) tanto che è stato appena firmato un nuovo impegno di recupero del Cimitero degli Svizzeri (nella foto in basso le attuali condizioni), dell’intera Piazza Carmine, e a breve toccherà anche allo spazio verde nei pressi della stazione ferroviaria. Il premio per tutto questo, è stato un sano ritrovarsi insieme a fare del bene per la nostra Piedimonte Matese, mettendo ognuno tempo, entusiasmo, stabilendo relazioni e scoprendo la bellezza dello stare insieme che un po’ ci mancava…”.

In molti casi, come accaduto a Piedimonte Matese, l’iniziativa parla, lancia un messaggio urgente, una chiamata alla partecipazione civica nel momento in cui si scopre che l’assenza di una classe politica che faccia da guida e di un indirizzo amministrativo (il Comune è commissariato da gennaio 2019) indebolisce la struttura sociale e culturale del luogo. Esserci, in questi momenti, non vuol dire sostituirsi all’impegno politico (quando c’è) ma supportarlo, potenziarlo, essere insieme per l’unico bene…. Nel caso di Piedimonte, quello che sta avvenendo è un esercizio di contaminazione civica con l’unico obiettivo di coinvolgere sempre più cittadini nella divisione e condivisione di un impegno che è per il bene di tutti.

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