L’Azione Cattolica di Alife-Caiazzo si incammina su nuove strade; non ferma il passo ma prosegue quel percorso che da decenni la fa essere al fianco della Chiesa, dei vescovi, dei sacerdoti, in una ininterrotta opera di annuncio del Vangelo tra la gente. E lo fa con lo stile di sempre, quello del discernimento, nel quotidiano confronto con la Parola di Dio e con la vita della gente e delle comunità.
L’impegno concreto resta quello di sempre: formare coscienze sull’immagine di Cristo, appassionare al Vangelo, testimoniarlo…
“La Chiesa italiana, a cui siete tanto legati, deve molto all’Azione Cattolica”, lo ha sottolineato il Vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli che non ha fatto mancare la sua presenza e la sua parola all’appuntamento annuale della Scuola Associativa che l’AC di Alife-Caiazzo organizza nei mesi estivi. Un punto di approdo per le attività svolte e di programmazione per quelle future, un laboratorio in cui puntualmente confluiscono esperienze e nuove idee da parte de Consiglio diocesano e dei Consigli parrocchiali.
L’appuntamento per questa edizione 2021 è stato organizzato sul Lago Matese presso la casa-vacanze Scarponi del Matese domenica 4 luglio. Presente un nutrito gruppo di persone in rappresentanza di tutte le Parrocchie della Diocesi in cui è presente l’AC a cui si è aggiunta l’Azione Cattolica di Teano-Calvi nella persona del presidente diocesano Pio De Maio, e di due consiglieri. Il segno di una Chiesa che compie lo stesso cammino insieme: l’unione in persona episcopi della Due Diocesi avvenuta lo scorso marzo, trova risposta concreta nella scelta del Vescovo Mons. Cirulli e del laicato di Ac di non perdere occasioni di conoscenza, comunione e programmazione comune.
Il programma della mattinata ha visto, dopo l’accoglienza in struttura, a pochi metri dal suggestivo Lago matese, la preghiera e poi il primo confronto su tre verbi, riconoscere, interpretare, scegliere che Papa Francesco colloca in Evangelii Gaudium come indicazioni per ogni discernimento e che l’AC ha fatto suoi nel Documento conclusivo dell’ultima Assemblea nazionale elettiva (aprile-maggio).
Poi approfondimento a due voci con Cinzia Brandi, presidente diocesano di Ac e Aldina Maciariello, delegata regionale di Azione Cattolica: preghiera ed esperienza di gruppo e di insieme fanno la storia dell’Azione Cattolica da sempre, come ha dimostrato la recente Assemblea Nazionale e il Documento finale che ne è scaturito quale straordinaria esperienza di sinodalità che attinge alle grandi e piccole realtà associative diffuse su tutto il territorio nazionale e ai contributo che ciascuno ha dato per definire il cammino associativo dei prossimi anni, scritto di fatto a più con il contributo di più voci, con lo stile umile di chi mette a disposizione risorse, idee, contenuti affidandoli poi ad una stesura finale che pur non citando le fonti e modificandone la forma è frutto di un gran lavoro di squadra, è il puzzle di tanti tasselli di esperienze, diversi quanto necessari.
È la Chiesa, nella sua diversità e complementarietà.
Confronto a due voci per raccontare la verità di un’Associazione, per ridefinirne l’identità così come ogni Scuola associativa prevede, per rigenerare speranza, motivazioni, e impegni… Da qui un mandato consegnato ai presenti: quello della corresponsabilità nella Chiesa, con i sacerdoti, con i Vescovi, rimanendo gli uni per gli altri patrimonio di valori e di idee, di carismi per l’annuncio dell’unico Vangelo.
L’Ac in questo cammino, che è quotidiano, sceglie di parlare in semplicità, di sintonizzarsi con la vita delle persone: non servono trascinatori di folle con l’arma seducente dell’emozione, ma essere popolari e credibili, testimoni di Cristo che si fanno compagni di viaggio di ogni uomo e donna, ora più che mai, in una società ferita e mutata dal Covid. E torna la parola “discernimento” da rivivere in ogni gruppo per meglio comprendere (e programmare) come l’Ac può affiancare il cammino della Chiesa in questa delicata fase di vita sociale ed ecclesiale che si va definendo. Il punto di forza resta la scelta educativa che con tenacia ed umiltà anche durate la pandemia non è venuta meno e ha garantito puntuali occasioni di incontro e di confronto che hanno fatto compagnia alla vita dei soci e garantito sempre una parola di vicinanza e la vicinanza della Parola.
La ripartenza, la rinascita che ci si attende nella Chiesa è già in atto, nella stessa situazione di difficoltà che oggi si vive a causa della pandemia ma anche dell’intiepidirsi dell’annuncio da parte dei credenti, del venir meno della gioia del Vangelo.
Il vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli ha invitato a vivere questo tempo con atteggiamento profetico cogliendo quei segni di rinascita che da sempre accompagnano la Storia del popolo di Dio anche nella prova: in essi è sempre presente l’azione dello Spirito: “I tentativi di ripresa che leggiamo solo come nostra iniziativa sono invece i segni grandi che Dio già opera in mezzo a noi, per mezzo di noi, per mezzo dell’uomo che si rende disponibile all’azione dello Spirito… Il suo fare cose nuove è difficile da riconoscere – Gesù stesso non lo hanno riconosciuto – perché Egli lo affida a uomini e segni piccoli… (…) In tutta la storia della salvezza Dio sceglie ciò che nel mondo è piccolo per farne un grande progetto, per farne un segno forte… Come avviene in Maria, ‘ha guardato la povertà e l’umiltà della sua serva’…. Noi, con quale stile offriamo la nostra disponibilità a Dio? Come offriamo il nostro servizio?”.
L’esempio, della Madre di Dio è stata un’ulteriore consegna da parte del Pastore ai laici di AC presenti alla Scuola Associativa: impegno ad essere disponibili e corresponsabili; impegno a costruire con Dio e non da soli; impegno ad accompagnare con la preghiera ogni scelta, ad essere ogni giorno un “Sì” che realizza il Suo progetto per l’Umanità.
La giornata è proseguita con il confronto tra i presenti, con la presentazioni di alcune linee programamtiche che vedranno in autunno l’Ac impegnata con approfondimenti delle encicliche Laudato Sì e Fratelli tutti, oltre che in attività di settore, come la formazione riservata alle famiglie.
La giornata si è conclusa con la celebrazione della messa da parte di don Pasquale Rubino, assistente spirituale dell’Associazione.