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Covid e Feste patronali. La Chiesa invita al rispetto delle regole, il “promemoria” del vescovo Mons. Cirulli

Il confronto tra il Vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli e i sacerdoti e lo scambio di pareri tra i Vescovi della Campania e il presidente della Regione Vincenzo De Luca di pochi giorni fa, sus

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Una nota diffusa ieri, a firma del vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli, funge da promemoria su alcuni comportamenti da mantenere in occasione di celebrazioni e attività pastorali in un tempo ancora segnato dall’epidemia di Covid19.

Il recente confronto tra il Pastore e i sacerdoti delle due diocesi a lui affidate, Teano-Calvi e Alife-Caiazzo ha portato a delle riflessioni comuni e all’urgenza di ribadire atteggiamenti e scelte prudenti per il ritorno della curva dei contagi provocati dalla variante Delta. Tuttavia le decisioni comunicate del Vescovo restano soggette ad eventuali variazioni decise dalle Autorità civili.

Nelle chiese preposte alle celebrazioni rimangono valide alcune regole con cui ormai tutti hanno preso confidenza ma che – come Mons. Cirulli spiega, avendone preso visione personalmente – stanno venendo meno nella pratica quotidiana: il distanziamento di un metro tra i fedeli ; l’igienizzazione delle mani all’ingresso; l’utilizzo della mascherina.

Un invito particolare ai preti, quello di incrementare la visita domiciliare ad anziani e ammalati, sempre su richiesta delle famiglie.

Per quanto riguarda le celebrazioni feriali e festive nulla cambia rispetto a quanto già stabilito; sulla capienza dei luoghi resta nella responsabilità dei legali rappresentanti dei luoghi individuare il numero massimo dei fedeli da accogliere purché sia garantita la distanza tra le persone (tema su cui la Regione Campania si è espressa con il Chiarimento n.2 del 7 luglio 2021. SCARICA ALLEGATO).

Festa di San Sisto (2019)

Rimane invariata la modalità per la celebrazione di sacramenti come Cresime, Matrimoni, Prime Comunioni, Esequie e sacramento della Riconciliazione.
Maggiori precisazioni vengono fornite sulle feste patronali, occasioni di maggiori richiami da parte della popolazione, e in particolare in una Regione come la Campania dove la dimensione della pietà popolare si traduce inevitabilmente in momenti di incontrollati assembramenti: tali manifestazioni, “dipendenti dalla nostre organizzazioni” restano sospese: nessun corteo, nessun assembramento, senza negare l’eccezione di banda, fuochi pirotecnici e addobbi che possano aiutare a vivere in un clima di ritrovato entusiasmo, ma di necessaria sobrietà, il lento e sperato ritorno alla vita normale.
“Non si formino i comitati e si provveda ad eventuali spese invitando i fedeli a dare il loro spontaneo contributo, secondo modalità che rispettino rigorosamente le norme”, è l’appello del Vescovo. SCARICA IL DOCUMENTO A FIRMA DEL VESCOVO.

“Vi invito ad essere prudenti e pazienti, cercando di motivare sempre le scelte che di volta in volta sarete chiamati ad operare”, così il Pastore ai Sacerdoti destinatari della Comunicazione. “Questo in attesa, terminata la situazione pandemica, di rivedere tutte le espressioni della nostra ricchissima pietà popolare, inserendole dentro una progettualità pastorale rispondente alle necessità di questa epoca che sta cambiando”.

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