“Angela avrebbe potuto eccellere in qualunque disciplina sportiva”, parola del maestro Giuseppe Corbo, storico allenatore della Pugilistica matesina con sede a Piedimonte Matese e che quest’anno celebra i 50 anni di fondazione. Lui dalla sua palestra ne ha visti passare davvero tanti ma su Angela Carini però non ha mai avuto dubbi.
Parliamo di una delle quattro donne che l’Italia del pugilato ha portato ai Giochi Olimpici di Tokyo, le uniche -per la totale assenza di uomini classificati – a rappresentare sul ring il nostro Paese.
Evento sportivo che vanta diversi primati divisi tra polemiche e speranze: per la prima volta l’assenza di pubblico a causa della epidemia da Covid19 e al contempo il progredire di casi positivi nel Villaggio olimpico; il venir meno di qualche sponsor; il rischio che molti atleti vedano saltare le loro gare; dall’altro lato il sogno per l’Italia di portare a casa più medaglie del solito perché per la prima volta si arriva alla competizione internazionale con 384 atleti e dopo 17 anni ritorna sulla scena sportiva a cinque cerchi la nostra nazionale di Basket.
Tra i primati da elencare ci sono anche quelli dell’atleta matesina Angela Carini, in forze alla Polizia di Stato, tra le sportive con il maggior numero di medaglie negli ultimi anni.
“Angela entrò nella mia palestra su richiesta del padre, semplicemente con l’intento di aiutarla a perdere peso. La ragazza veniva da un altro sport, il tiro a volo, e da un titolo italiano juniores… Sono convinto che se non fosse stato con la boxe, lei alle Olimpiadi ci sarebbe arrivata ugualmente con quella disciplina”.
Il maestro Giuseppe Corbo parla di lei in occasione dell’evento “Dal Matese al Mondo 2.0” organizzato dalla Biblioteca diocesana “San Tommaso d’Aquino” che nella riflessione su temi di attualità come politiche di sviluppo territoriale, ambiente ed economia ha inserito la testimonianza di storie eccellenti del Matese. Le sue parole sono segnate dall’emozione sia per il risultato raggiunto da Angela Carini sia per il delicato momento familiare: forte e noto a tutti il legame tra lei e il papà che non gode di ottima salute ma che è diventato motore e spinta di tante scelte di successo per la giovane “tiger” come ormai la chiamano tutti.
Giuseppe Corbo con fierezza parla della partecipazione alla IV olimpiade della Pugilistica matesina che ha più volte vissuto l’emozione di questo traguardo, senza medaglie, ma con la vittoria che più di tutte conta: esserci, perché un’Olimpiade è il momento più alto e solenne della storia di ogni sport, e il Matese non è mancato.
“La prima volta fu nel 1976 a Montreal con il pugile Giovanni Camputaro, poi con Vittorio Jahyn Parrinello nel 2008 e nel 2012; oggi con Angela…”.
Un successo inaspettato e mai deludente quello della giovane ragazza arrivata in palestra per caso: “Non ritenevo, sbagliandomi, che le donne potessero praticare questo sport ma vedendola al sacco dovetti subito ricredermi. Il suo, un talento naturale che mi colpì all’istante; le dissi che se avesse deciso avrei potuto farla diventare un pugile. Di lì a poco tempo fu un crescendo di risultati: dopo un mese di allenamento debuttò con un bellissimo match e dopo tre mesi aveva già vinto due competizioni nazionali… Dopo un anno era campionessa europea juniores”.
Il resto è storia a cui Angela Carini ci ha abituati.
Il sogno di Angela era di entrare nella Polizia di Stato e anche in quel caso il maestro Corbo ci vide prima di ogni altro: “Ragazza…se ti impegni verranno loro a cercarti. E così è stato ancor prima che compisse 18 anni”.
Giudica “ottima” la scuola sportiva che ha preso in cura la formazione di Angela; il maestro Giuseppe che se ne intende sa che il percorso compiuto dalla “sua” atleta è nelle mani di chi saprà farla crescere ancora…
In sei anni, dall’esordio ad oggi, la Carini, insieme ad una sola collega, Irma Testa di Torre Annunziata, è stata la sportiva della Federazione italiana di pugilato salita più frequentemente sul podio. Un primato che peserà senza dubbio anche a Tokyo per la consapevolezza del ruolo morale che la loro presenza sportiva ricopre ormai nel nostro Paese.
Da Corbo parole di sostegno alla famiglia Carini, un pensiero particolare al papà… “Mi auguro che questo difficile momento non pesi e non incida sulle prestazioni di Angela; conoscendo la sua determinazione credo che questo per lei rappresenti uno stimolo ancora maggiore a fare del suo meglio”.
A noi non resta che tifare Carini, tifare “Matese”, tifare Italia.
Le atlete italiane sul ring e il calendario
I nomi delle 4 azzurre della Boxe guidate dal Coach Renzini: Giordana Sorrentino 51 Kg, Irma Testa 57 Kg, Rebecca Nicoli 60 Kg, Angela Carini 69 Kg. Sede delle fasi finali del torneo olimpico è la Kokugikan Arena che vedrà la presenza di 186 Boxer Uomini (8 Categorie di Peso) e 100 Donne (5 Categorie di Peso). La competizione pugilistica inizierà il 24 luglio e terminerà l’8 agosto.
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