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San Potito Sannitico. Terrorismo e criminalità organizzata nell’incontro con il giornalista Vito Faenza

Vito Faenza, scrittore e giornalista per diverse testate nazionali, è stato ospite dell'incontro avvenuto nella cornice di Palazzo Filangieri a San Potito Sannitico

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Lo storico Palazzo Filangieri situato a San Potito Sannitico ha ospitato un evento di alta cultura, grazie alla presenza di Vito Faenza, giornalista e scrittore, prestigiosa firma di note testate nazionali. L’incontro, avvenuto sabato 17 luglio, intitolato Vita da inviato, ha dato modo ai presenti di confrontarsi con l’intellettuale su delicate tematiche che rappresentano capitoli scottanti della storia non solo italiana. Il terrorismo stragista nazionale e internazionale e i fenomeni della criminalità organizzata sono tematiche alle quali Vito Faenza si è dedicato durante la sua lunga e ricca carriera e che ha riproposto sabato scorso presso la suggestiva dimora sanpotitese.

Dinanzi all’attenta platea, il giornalista campano ha passato in rassegna vicende di cronaca provate e ormai diventate storia e raccontato aneddoti e fatti legati a presunti compromessi tra lo Stato e la mafia. Il rapimento dell’assessore Cirillo a opera delle Brigate Rosse, le trattative frutto di probabili connivenze tra politici e i clan camorristici guidati da Raffaele Cutolo. E ancora, il “caso Tortora”, la storia del professor Senzani, fino ad arrivare alla strage che ha coinvolto il giudice Falcone e all'”operazione Spartacus”.

Cenni su Vito Faenza
Vito Faenza (1948), giornalista e saggista. Ha lavorato dal 1976 a L’Unità, di cui è stato anche inviato speciale. È stato corrispondente di Panorama da Napoli fino al 1984; ha lavorato per Il Messaggero fino al 1996. Collaboratore dell’agenzia radio Area e dell’agenzia stampa Agi, nel 2000 è entrato a far parte del Corriere del Mezzogiorno. Esperto di criminalità organizzata e terrorismo nazionale e internazionale, è autore di numerosi saggi e ha tenuto seminari universitari su questi temi. Dal 2004 al 2010 è stato segretario dell’Osservatorio sulla camorra e sull’illegalità, curando la pubblicazione del relativo bollettino mensile. Per Edizioni Spartaco ha scritto i romanzi Il terrorista e il professore (2015) e L’isola dei fiori di cappero (2014) vincitore del Premio Sgarrupato 2015 dedicato a Marcello d’Orta. (Da edizionispartaco.com)

 

 

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