Noemi Riccitelli – È noto che Netflix non proponga ai propri utenti solo serie TV e film, ma anche documentari, spesso dei pezzi d’inchiesta su temi cogenti e inerenti la società odierna o episodi eclatanti della Storia, e per questo, spesso anche molto discussi (si pensi all’italiano SanPa; Seaspiracy; Cowspiracy…).
Tuttavia, sulla nota piattaforma streaming il pubblico più curioso o annoiato dalle solite proposte, può trovare un format semplice, a metà tra intrattenimento e informazione, In poche parole (Explained).
Si tratta di una serie di brevi documentari ideati e prodotti dal sito di informazione americano Vox, in collaborazione con Netflix appunto, in cui ogni puntata indaga, di volta in volta, quei temi di cui si sente discutere ogni giorno, che spesso sono dati per scontati, ma che la maggior parte dell’opinione pubblica non comprende fino in fondo.
Cryptovalute, politicamente corretto, gender gap, soldi: In poche parole con chiarezza e brevità permette al pubblico di addentrarsi anche in quegli argomenti cui molti hanno posto un veto preventivo ad una piena comprensione.
La docu-serie è presente su Netflix dal 2018 ed è arrivata alla terza stagione, attualmente in corso, con un nuovo episodio rilasciato ogni settimana, il venerdì.
L’autore del format è il giornalista americano Ezra Klein, co-fondatore del sito Vox, anche editorialista del New York Times; la serie, infatti, estende allo schermo il concetto alla base del sito di informazione, quello dell’explanatory journalism (giornalismo esplicativo): proporre notizie e storie al pubblico in modo conciso, fornendo diverse modalità di comprensione, che rendano il contesto della notizia più accessibile. Collegamenti ipertestuali, video, podcast, Vox vuole rendere la comunicazione quotidiana davvero alla portata di tutti.
Gli episodi della serie si caratterizzano per una durata che va dai 15 ai 25 minuti e il tema della puntata è affrontato ricorrendo a grafici, animazioni, che rendono piacevole e accattivante la visione e il fondamentale contributo di esperti del settore, così come di personaggi in vista del contesto sociale internazionale (Bernie Sanders, per esempio, il senatore democratico che ha concorso alle primarie americane nel 2016 e nel 2020, interviene in un episodio riguardo i milionari e la distribuzione della ricchezza sulla Terra).
La brevità di ciascuna puntata non intacca la qualità delle spiegazioni, ma contribuisce a rendere il format compatto e fruibile, anche per una visione non ordinaria, in casa sul divano, ma in viaggio tramite app sul cellulare.
Sebbene il modello di serie non brilli per originalità, i contenuti proposti risultano in ogni caso interessanti ed eterogenei, una visione che può essere stimolante ed educativa per un pubblico vasto, dai giovani studenti ai più arzilli e attivi pensionati.
Sembra super interessante!! Grazie Noemi