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Piana di Monte Verna. La Comunità saluta don Giulio Farina dopo mezzo secolo di vita insieme

Sabato 24 luglio alle 19.00 in piazza XXI Maggio 1861 il vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli presiederà la Messa alla presenza dell'intera comunità locale e di fedeli di altri centri che don Giulio ha guidato come pastore di anime

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Don Giulio Farina dopo 50 anni di servizio pastorale a Piana di Monte Verna lascia la guida della Comunità pastorale che ha animato, accompagnato nei momenti della vita civile e religiosa, in quelli difficili e felici.
L’età avanzata (81 anni il prossimo 21 agosto) e qualche problema di salute dicono che per don Giulio, dopo un’intera vita dedicata all’annuncio del Vangelo e alla Carità ai fratelli, è giunto il tempo del riposo, un tempo da riservare ancora alla preghiera e alla comunione con il popolo di Dio.
Sabato 24 luglio alle 19.00 in Piazza XXI maggio 1861 il vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli presiederà la Santa Messa alla presenza della comunità locale, del Sindaco Stefano Lombardi e dell’Amministrazione Comunale. Alla preghiera si uniranno i fedeli delle frazioni di Villa Santa Croce (Piana di Monte verna), Fondola (Formicola) e Marcianofreddo (Alvignano) che hanno condiviso con il sacerdote momenti di fede e di storia locale.Nato il 21 agosto 1940, don Giulio Farina è lui stesso figlio della comunità di Piana dove ha sempre vissuto e dove ha concentrato la gran parte del suo ministero pastorale.
Ordinato sacerdote nella chiesa dell’Annunziata in Caiazzo il 5 luglio 1964, ha diviso il suo impegno tra alcune comunità di Monte Maggiore che oggi ne ricordano ancora la vicinanza, la premura, l’educazione alla fede ricevuta; poi nella Diocesi di Caiazzo e successivamente in quella di Alife-Caiazzo. Qui, all’indomani dell’unione delle due Chiese ha ricoperto dal 1 luglio 1987 al 7 settembre 2010 il ruolo di Vicario generale, di Vicario giudiziale del locale tribunale ecclesiastico e di esorcista.

I poveri la sua priorità; l’ascolto della gente il suo impegno quotidiano; guardare Gesù Cristo unico modello e maestro è stata la responsabilità che ha sempre sentito di trasmettere; essere famiglia l’invito continuamente rivolto ai fedeli che lui per primo ha provato a vivere e condividere. Numerose famiglie e anziani oggi gli esprimono riconoscenza per essere stati guidati, anche illuminati nei momenti di tensione o di sconforto personale, di essere stati accompagnati verso traguardi importanti della vita.  Tanti i giovani che hanno attinto da lui: la passione per lo sport, il sano divertimento insieme, la possibilità di ricevere fiducia da un adulto.
Da parte sua grande impulso alla presenza dell’Azione Cattolica in parrocchia e sostegno a quella Diocesana.

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