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A Pontelatone 48 ore di fumi densi e pesanti. Macchiata una delle aree più suggestive della Provincia di Caserta

Dalla notte di venerdì fino a ieri, fiamme e fumi in un capannone riservato allo stoccaggio di rifiuti plastici e ferrosi

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Le scene che abbiamo visto tante volte (purtroppo) nelle aree industriali dell’hinterland casertano si sono replicate questa volta nel bellissimo contesto naturale di Monte Maggiore. Siamo a Pontelatone dove nella notte tra venerdì e sabato, verso le 2.00 un capannone di stoccaggio per rifiuti palstici e ferrosi ha iniziato a bruciare.

Fiume denso e acre diffuso per circa 24 ore nell’area ma gli accertamenti dei Vigili del Fuoco compiuti ieri pomeriggio non segnalano alcun livello preoccupante di inquinamento. In corso le indagini della Magistratura al fine di accertare le cause e le modalità dell’incendio per il quale non si esclude la natura dolosa che se venisse accertato rappresenterebbe di certo una ferita ancor più dolorosa soprattutto per il territorio, noto in tutta la Provincia di Caserta per la bellezza e la suggestione della natura.

Sono stati alcuni residenti del luogo a lanciare l’allarme alla vista delle prime fiamme e subito dopo alcuni passanti: immediato l’intervento dei mezzi di soccorso e da subito le azioni di spegnimento del fuoco con gli idranti. La temperatura elevata, come prevedibile, ha provocato il crollo del tetto della struttura, mettendo ko l’intero edificio di circa 800mq e mandando in fumo ogni tentativo di recuperare anche il minimo: a rallentare le operazioni è stata la liquefazione delle materie plastiche che ha impedito il raffreddamento del materiale sottostante e quindi il prolungarsi di fiamme e fumi.

Sul posto ieri mattina anche il vicepresidente della Provincia di Caserta Domenico Carrillo.

“L’esistenza di leggi e norme non è sufficiente a lungo termine per limitare i cattivi comportamenti, anche quando esista un valido controllo. Affinché la norma giuridica produca effetti rilevanti e duraturi è necessario che la maggior parte dei membri della società l’abbia accettata a partire da motivazioni adeguate, e reagisca secondo una trasformazione personale” (n.211).
Papa Francesco nell’enciclica Laudato Sì, parla di motivazioni affinché si realizzi il cambiamento, nella passione per la natura e nell’accettazione delle norme che ne tutelano la saluto: è il lavoro dell’uomo su se stesso la sola soluzione alla tutela e alla lunga durata della vita.

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