“Tutto ciò che viene da Dio è cosa buona; e voi siete un dono di Dio”, con queste parole il vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli ha salutato i gruppi della Diocesi di Alife-Caiazzo che fanno capo alla spiritualità del Rinnovamento nello Spirito riuniti a Letino sabato scorso presso il Santuario della Madonna del Castello per un momento di preghiera e di catechesi.
Motivo dell’incontro la volontà da parte del Pastore e dei gruppi di avviare un cammino di formazione e preparazione per dar vita in Diocesi all’esperienza del Rinnovamento: a partire dai prossimi mesi infatti i gruppi delle parrocchie di Sant’Andrea apostolo (Alvignanello), di Santa Maria Assunta e di San Biagio (Castel di Sasso); e il gruppo carismatico di preghiera Gesù Salva torneranno ad incontrare il Pastore e seguiranno un calendario programmatico secondo la spiritualità e l’iter formativo del Rinnovamento.
La molteplicità dei carismi è ricchezza; la presenza di movimenti e gruppi innestati nel cammino diocesano orientato dalle scelte pastorali del Vescovo, è motivo per confermare la dimensione sinodale necessaria per essere Chiesa e che si alimenta dell’esperienza laica, religiosa e sacerdotale di ogni battezzato: grande intuizione e ispirazione del Concilio Vaticano II che oltre a dare respiro ai nascenti e vivaci movimenti ecclesiali poneva gli stessi “profeticamente” aperti al futuro, aperti ai cambiamenti interni sui ritmi di un mondo che cambia.
“La mia esperienza in Azione Cattolica da bambino e poi da adulto” ha spiegato il vescovo, “e la conseguente formazione conciliare che è scaturita da quel contesto, mi ha aiutato – fin da giovane sacerdote – a riconoscere la bellezza e la forza che viene dalla diversità dei carismi e dall’esperienza laicale”, le parole con cui Mons. Cirulli ha confermato la volontà di far crescere in Alife-Caiazzo la dimensione carismatica del Rinnovamento.
Il pomeriggio, nell’antico santuario di Letino, ben oltre i 1000 metri di altezza, ha visto anche della Diocesi di Teano-Calvi con cui la Chiesa alifano-caiatina condivide alcune esperienze pastorali: con il coordinatore del Rns Vincenzo Fusco e l’assistente spirituale don Roberto Donatiello sono stati presenti alcuni membri dei gruppi Gioia mia Gesù è risorto; Figli del Dio vivente; San Giovanni Battista; Fuoco dello Spirito Santo.
“Conto molto su questa esperienza di comunione per costruire il cammino comune delle due Chiese che Papa Francesco mi ha affidato”: il Vescovo anche in questa circostanza è tornato a chiedere ai laici impegnati delle due Diocesi il sostegno a costruire l’unica Chiesa a partire da un atteggiamento di fondo, quello suggerito dal vangelo di questo 25 luglio, giorno in cui la Chiesa ricorda San Giacomo, il primo apostolo martire: “Dobbiamo far nostra la regola della vita cristiana, servire, essere piccoli per essere i più grandi nel Regno di Dio…”.
Ricordando il vangelo dei figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, il vescovo ha richiamato il rischio del primato che suggestiona, acceca, crea divisioni, suscita sogni di potere ma non corrisponde alla vera grandezza che Dio chiede a ciascuno di incarnare: “Fra voi non è così, citando il Vangelo, ma è la regola del Magnificat la vera esperienza che ci rende più vicini al Padre e si realizza nell’umiltà, nell’accoglienza della sua volontà, nell’ascolto, nel rendersi disponibile con lui a costruire un mondo migliore aprendoci al Vangelo di Cristo”.