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Piedimonte Matese, riapre l’Ufficio del Giudice di Pace ma serve maggiore responsabilità da parte dei Sindaci

Chiuso venerdì per mancanza di personale, ora riapre grazie alla disponibilità del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano e del Comune di Ruviano che metteranno a disposizione ciascuno un dipendente. L'intervento di Zannini, consigliere regionale, richiama i sindaci del territorio ad una maggiore partecipazione

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Giudice di Pace: si apre nuovamente l’ufficio (chiuso venerdì scorso per mancanza di personale) e si riaprono nuove speranze per il futuro di questo fondamentale servizio al territorio.
Sul posto, a garantire l’apertura quotidiana ci saranno un dipendente del Comune di Ruviano (era toccato a lui chiudere le porte per far ritorno presso il proprio Comune) e un dipendente del Consorzio di Bonifica del Sannio-Alifano così come ufficialmente comunicato dai due enti ai vertici del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e del Comune di Piedimonte Matese (ente capofila tra i comuni consorziati per l’Ufficio del Giudice di Pace) .
Ad annunciare ieri la ripresa delle attività è stato il Presidente della VII Commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile, Giovanni Zannini, che ha ricevuto presso il Consiglio regionale della Campania il primo cittadino di Ruviano, Roberto Cusano.
Un’azione che sembra confermare l’impegno di Zannini già annunciato giorni addietro: si parla di riapertura per i prossimi mesi seppur non si conosca ancora un tempo a medio e lungo termine che garantisca la piena continuità del lavoro.

È stato lo stesso Zannini, in occasione dell’incontro di ieri a ribadire “la scarsissima attenzione al problema da parte di tanti altri sindaci ed amministratori locali” in quanto il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace nei territori meno popolosi come quello matesino-altocasertano dipende dal consorzio degli Enti locali e non direttamente dal Ministero della Giustizia.
A partire dallo scorso dicembre, un Comitato creato ad hoc per volontà di numerosi avvocati ha provato a sollevare il problema e dialogare con i Sindaci dei 23 comuni interessati oltre che i rappresentanti degli Enti locali: scarsa la risposta, l’attenzione e le soluzioni sul tavolo che oggi sono solo in parte superate.
Un ritrovato senso di corresponsabilità, di impegno sul fronte dei problemi comuni, di lavoro a più mani, è l’auspicio per il territorio.

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