Giovanna Corsale – Si è spento all’età di 105 anni Antonio Morelli di Alvignano. Da giovane contadino nelle campagne alvignanesi, poi soldato durante la Seconda Guerra Mondiale e negli stessi anni prigioniero nei campi di concentramento di Dachau e Mathausen e poi a Vienna, dove lavora in una fabbrica di aeroplani e infine a Steyr. La storia di Antonio ci ha molto appassionato, abbiamo seguito con interesse vivo il racconto della sua vita, fatta di abnegazione, amore della patria e resistenza.
Ogni incontro avvenuto con nonno Antonio è stato fonte di arricchimento e chi ha ascoltato il suo racconto non ha potuto fare a meno di cogliere nei suoi occhi orgoglio e commozione, sentimenti che lo hanno accompagnato fino agli ultimi giorni di vita quando ormai le forze erano venute meno. Numerose le sue partecipazioni agli eventi celebrativi in memoria delle vittime degli stermini nazifascisti, la presenza in Tv, una Medaglia al Valore Civile conferitagli dal presidente Mattarella nel 2016 e una precedente ricevuta dal presidente Giorgio Napolitano nel 2014.
“Il fabbricatore di ali“, dal titolo del libro dedicato ad Antonio a firma di Carmine Mastroianni, ha spiccato il volo, ma la sua vicenda di sopravvivenza, coraggio e speranza ha già raggiunto l’eternità, in quanto appartengono anche a noi dal momento in cui il loro portatore ha deciso di condividerle.
L’ultimo saluto a nonno Antonio oggi pomeriggio nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo in Alvignano alle 16.30.
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