Domenica 26 settembre si celebrerà la 107ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato.
Papa Francesco lo scorso maggio ha scelto come titolo per il suo tradizionale messaggio “Verso un ‘noi’ sempre più grande” (scarica), ispirandosi al Suo appello a far sì che “alla fine non ci siano più ‘gli altri’, ma solo un ‘noi’” (Fratelli tutti, 35).
Un ‘noi’ universale, quello che intende Francesco, che deve diventare realtà innanzitutto all’interno della Chiesa, la quale è chiamata a fare comunione nella diversità.
Un appello che si carica di ulteriore forze di fronte all’amara attualità che il mondo ha dovuto toccare con mano nelle settimane passate assistendo al nuovo esodo afghano dopo la ripresa del potere dei talebani in tutto l’Afghanistan; o guardando esterrefatta la fuga verso il Texas dei profughi haitiani che si aggiunge a quella dei tanti messicani…
Il messaggio riserva un’attenzione particolare alla cura della famiglia comune, la quale, assieme alla cura della casa comune, ha come obiettivo quel ‘noi’ che può e deve diventare sempre più ampio e accogliente. Un messaggio che ancora una volta richiama un impegno politico e sociale importante, che metta in ordine, tra le priorità dei Paesi più ricchi e potenti la scelta di non voltare le spalle agli ultimi.
Da Piazza San Pietro Nell’occasione di questa Giornata saranno circa un migliaio i migranti presenti in piazza San Pietro domenica insieme ai cappellani delle 47 comunità e 150 centri pastorali riservati ai migranti della Diocesi di Roma.
“Sarà una giornata di festa e ci stiamo mobilitando per stringerci intorno al Papa che non perde occasione per dimostrare vicinanza e sostegno verso tutta la realtà del mondo migrante” le parole che giungono dall’Ufficio Migrantes della diocesi di Roma, guidato da mons. Pierpaolo Felicolo, e dal Centro Astalli, presieduto da padre Camillo Ripamonti.
Le celebrazioni della Chiesa Cattolica Italiana
La Messa in diretta da Loreto
In Italia le celebrazioni ufficiali della Giornata si svolgeranno quest’anno nelle Marche. L’iniziativa è della Commissione Cei per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes che proprio in questa regione ha promosso, dal 23 al 27 agosto, a Loreto il Corso di Alta Formazione sul tema “Costruire e custodire la casa comune” con la partecipazione di vescovi, direttori Migrantes, operatori di diverse diocesi italiane. Un santuario, quello di Loreto, che ogni anno accoglie il pellegrinaggio regionale dei migranti.
Per la celebrazione eucaristica nazionale di domenica è stata scelta la Basilica Pontificia di Loreto. La celebrazione, in diretta su Rai Uno, sarà presieduta da Mons. Pietro Coccia, Presidente della Conferenza Episcopale delle Marche.