Nel tempo è cresciuta l’attesa, e simpaticamente la pretesa, nei confronti di San Potito Sannitico: il Matese negli anni si è abituato agli eventi, alle manifestazioni, alla vivacità culturale che il piccolo paese è stato in grado di offrire meglio di altri: pittura, fotografia, street art, cinema, gastronomia e artigiano e a ciascuna di queste forme d’arte si sono ripetutamente collegate presenze di carattere nazionale ed internazionale (Cinemadamare l’evento-modello per tutti…); un vero e proprio fenomeno che ha fatto crescere il settore della della ricezione turistica. E in tutti i casi citati, protagonisti sono diventati gli abitanti del luogo.
Oggi San Potito ospita anche il laboratorio di Archeologia Tardoantica e Medievale dell’Università Suor Orsola Benincasa a testimonianza che il contesto (anche paesaggistico) si presta ad occasioni consone alla studio e alla ricerca.
Alla proposta culturale, si affiancherebbe quella sportiva (il passato vanta anche manifestazioni internazionali come quelle riservate al parapendio) e naturalistica (San Potito è anche sede del Parco Regionale del Matese) per la naturale vocazione del luogo, innestato nel Parco del Matese e proiettato verso suggestivi percorsi montani.
Un potenziale che necessita di ancora un passo avanti per quell’attesa ormai consolidata, che ci fa attendere da San Potito le novità che non si trovano altrove; a fronte di quanto si è costruito avanza la proposta di altro lavoro che resta da fare…così come esprimono i
due candidati a sindaco Francesco Imperadore (sindaco uscente) e Luigi Palmieri ai quali abbiamo rivolto una domanda sulla progettualità futura legata a questo settore.
A breve nuovi contenuti sul futuro di San Potito, sempre dalla voce dei due candidati sindaci.
San Potito Sannitico ha dimostrato che anche il più piccolo paese può essere riferimento per importanti iniziative culturali e sportive.
È tempo di un passo avanti, di consolidare e puntare al di più che ci si aspetta da un’incubatore come questo? Quali possibilità e idee in cantiere?
Francesco Imperadore, candidato a sindaco con la lista n.1 Per il Bene Comune-San Potito
Il lavoro svolto in questi 10 anni è una solida base da cui partire per ottenere quel “di più”. Quest’Amministrazione ha da sempre attivato collaborazioni intense con università ed enti culturali per creare nuove opportunità formative e ricreative per i giovani. Sono, infatti, già in atto accordi di cooperazione permanente con l’Accademia di Belle Arti di Napoli e con l’Università Suor Orsola Benincasa.
Così facendo abbiamo messo a frutto gli investimenti sostenuti per la realizzazione di Spazi Pubblici e Centri Comunitari al fine di migliorare i servizi erogati alla popolazione e di valorizzare l’offerta culturale. Infatti, il Comune ha acquisito aree libere e immobili di pregio storico in stato di abbandono, oggi luoghi delle attività pubbliche. Sono disponibili oltre 6.100 mq di superfici interne destinate ai servizi culturali e 20.000 mq di aree esterne attrezzate per le attività del tempo libero.
La strategia che intendiamo perseguire consiste nell’attirare nuovi “cittadini” ribaltando la subordinazione dei paesi scarsamente abitati e sottosviluppati delle aree rurali interne rispetto a un mondo globale che ruota principalmente attorno ai grandi agglomerati urbani.
L’inquinamento ambientale e le sfide presentate dal covid-19 hanno mostrato come il mondo abbia un grande bisogno di spazio. La crescente concentrazione della popolazione e delle attività nelle aree urbane sviluppate è diventata un fattore di rischio elevato recante problemi di salute. Il nostro territorio può offrire una grande risorsa: lo spazio. Intendiamo, quindi, tramite la messa a sistema di queste risorse pubbliche, attrarre visitatori e utenti che cercano nuovi spazi, un ambiente sano e la possibilità di sviluppare liberamente le proprie idee e le proprie imprese in un clima di massima fiducia e disponibilità.
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Luigi Palmieri, candidato a sindaco con la lista n.2, Insieme per il Futuro
Sì è tempo di fare un passo in avanti e “Il Momento è ora”.
Il periodo che ancora stiamo vivendo a causa del Covid, ha cambiato il modo di vivere di tutti, ma questo non può più essere un “alibi” per stagnare nell’immobilismo. San Potito Sannitico vanta una storia di eventi culturali e tradizioni che affonda le sue radici in una memoria pluritrentennale, la quale già da diversi anni ha subito una battuta d’arresto, di sicuro non addebitabile al solo Covid. Noi di Insieme per Il Futuro vogliamo uscire dalla “confort zone” creata dalla pandemia e guardare avanti.
Partiremo da quelle che sono le eccellenze del nostro paese, come le attività recettive, gli artigiani, le imprese, l’associazionismo e la nostra memoria storica, “gli anziani”.
La nostra è una politica programmatica in cui la cultura sposerà anche “il vivere quotidiano”, per fare in modo che le strade siano ripopolate a prescindere dagli eventi. San Potito dall’esterno dovrà essere visto come un luogo in cui investire, aprire attività e creare opportunità lavorative e sociali. Il paese ha il potenziale per essere una valida meta turistica, ed è per questo che istituiremo una “Agenzia per il Turismo” che sia guidata da soggetti privati, avendo come partner l’Amministrazione, atta a promuovere un’offerta turistica unica e che al tempo stesso possa nei luoghi istituzionali, trovare una valida risposta. È nostra intenzione contribuire a far crescere le attività del nostro paese anche attraverso l’inserimento in percorsi nazionali con l’aiuto di chi da anni, in questo territorio, sta facendo scuola a livello nazionale e istituendo un rapporto costante con le associazioni di categoria di valenza nazionale. La nostra montagna sarà il fiore all’occhiello del Progetto di Ricezione Turistica, che vede da una parte un colloquio con il CAI e dall’altro lo sviluppo del ciclismo in montagna attraverso le e-bike, per competere con i principali siti italiani ed europei in cui questa attività viene svolta.
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