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“Sostenere i sogni di chi vuole investire nelle campagne. Stop alla burocrazia”. L’agricoltura cresce grazie ai giovani

La nuova agricoltura attinge alla rivoluzione digitale in corso: nelle menti dei più giovani è la svolta. Serve ridurre la burocrazia per facilitare gli investimenti

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Non solo proteste in piazza: in Italia c’è un esercito di 55mila giovani impegnati quotidianamente in campagna per difendere l’ambiente, il territorio, la biodiversità, la salute e contrastare i cambiamenti climatici.
È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in occasione dello sciopero globale per il clima dei Fridays for future con Greta Thunberg, per i lavori della Pre-Cop26. “Una crescente presenza – sottolinea la Coldiretti – spinta dalla svolta green impressa nelle giovani generazione dalla pandemia, con un aumento dell’8% degli agricoltori under 35 presenti in Italia nell’ultimi 5 anni” secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati del Centro studi Divulga.

La presenza dei giovani in agricoltura spinge la rivoluzione digitale nelle campagne con gli investimenti in droni, Gps, robot, software e internet delle cose che raggiungono i 540 milioni di euro con un balzo del +20% proprio nell’anno della pandemia per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la sostenibilità delle produzioni, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Smart AgriFood.
“La rivoluzione digitale in agricoltura vede lo sviluppo di applicazioni green sempre più adatte alle produzioni nazionali su diversi fronti – sottolinea la Coldiretti –, dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla minimizzazione degli impatti ambientali con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e del consumo di carburanti”.

I giovani impegnati in orti, frutteti, vigne, risaie e stalle hanno fatto diventare “l’agricoltura italiana non solo prima in Europa per valore aggiunto ma è anche la più green e sostenibile e può contare – riferisce la Coldiretti – il primato indiscusso per la qualità alimentare con 316 specialità Dop/Igp/Stg, compresi formaggi, salumi e prosciutti, riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5.266 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con circa 80mila operatori biologici e la più ricca biodiversità”.

“Occorre sostenere i sogni di una parte importante della nostra generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono”, afferma Veronica Barbati, la leader dei giovani della Coldiretti, secondo la quale “il nemico è la burocrazia che frena l’avvio di nuove attività di impresa e il futuro green della nostra economia”.

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