Giovanna Corsale – In numerose parrocchie della Diocesi di Alife-Caiazzo è stato celebrato l’inizio del nuovo anno pastorale: si respira la voglia di riappropriarsi di quella “normalità” che, purtroppo, negli ultimi due anni è stata frenata (ma mai del tutto fermata) dall’imperversare del Covid. Ora però che i numeri della pandemia sono più rassicuranti ovunque, le comunità sono pronte a ripensare sé stesse e a progettare la loro ripartenza, a cominciare dalle attività catechistiche.
In Diocesi, il vescovo mons. Giacomo Cirulli ribadisce l’invito a dare avvio al percorso di catechesi per i bambini, cominciando dal primo passo, ossia la formazione dei genitori, nelle cui mani risiede la responsabilità educativa dei propri figli. Sono tre gli appuntamenti destinati alle famiglie che si svolgeranno tra ottobre e novembre organizzati dall’Equipe diocesana per la formazione dei genitori in seno all’Ufficio Catechistico e finalizzati al confronto sulla personale esperienza religiosa e poi di fede, e in particolare finalizzati alla maturazione del ruolo nella crescita della fede dei propri figli a partire dalla responsabilità assunta con il loro battesimo. Gli incontri con i genitori rappresentano una tappa imprescindibile dell’esperienza di fede, complessa e delicata, che si concretizza in un impegno destinato a crescere attraverso un nuovo inserimento partecipativo nella comunità ecclesiale di appartenenza. Per questo motivo, agli incontri “autunnali” si aggiunge la proposta del percorso “Accogliere la religione, far crescere la fede” della durata di due anni.
Sono in fase di ripartenza anche i percorsi di preparazione al sacramento della confermazione degli adulti e i percorsi di catecumenato crismale per i più giovani.
Dopo il senso di smarrimento generale e la percezione della precarietà umana dovuti all’emergenza sanitaria, la ripresa delle attività pastorali diventa un’urgenza, che risponde alla volontà di annunciare il Vangelo e sperimentare la presenza di Dio nelle nostre vite. Partecipazione e condivisione tra parroci, genitori e bambini restano i principi a cui uniformare le scelte di formazione cristiana che costituisce un tassello fondamentale nella crescita dei più giovani. Riaffiora, così, nelle realtà ecclesiali quell’entusiasmo che si era assopito, in questo tempo in cui la paura di tornare a nutrirsi di speranza è ancora compagna fedele delle nostre azioni e i nostri pensieri.
Tuttavia, è proprio sulla ferita aperta dalla paura occorre lavorare, individualmente ma soprattutto collettivamente, per “lasciarsi incontrare da Dio”, come suggerisce il documento redatto dall’Ufficio Catechistico Nazionale intitolato Artigiani di comunità, che vuole essere una guida per la catechesi per l’anno pastorale 2021-2022.
Alcuni recenti scatti dalle parrocchie della Diocesi di Alife-Caiazzo