Beato colui che ascolta quello che lo Spirito dice alla Chiesa”: è l’ascolto il primo passo del cammino sinodale per le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo nel percorso che coinvolge la Chiesa universale fino al 2023 e le Chiese italiane fino al 2025.
Il vescovo S. E. Mons. Giacomo Cirulli, richiamando il Libro dell’Apocalisse ha chiesto questo atteggiamento, “apertura del cuore alla Parola di Dio, nell’omelia della Messa che ha dato inizio a “questo nuovo tempo” celebrata domenica 17 ottobre nella Chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Vairano Scalo, con la partecipazione di sacerdoti, diaconi, seminaristi, religiosi e laici delle due Chiese, dallo scorso marzo unite in persona episcopi. Presenti anche i sindaci dei Comuni di Teano, Calvi, Vairano Scalo, Alife, Caiazzo, Piedimonte Matese.
Momenti forti di preghiera per numerose Diocesi d’Italia che nello stesso giorno hanno celebrato l’inizio di questo cammino insieme destinato a riscrivere lo stile della comunione, della partecipazione, della missione, della fraternità, della sussidiarietà nella Chiesa stessa e nel suo processo “in uscita” perché nel mondo sia segno di una nuova umanità, sia risposta alle violenze, alle divisioni, sia voce di verità e segno di unità, strada di dialogo e di pace (per approfondire leggi il Documento preparatorio).
Ascolto per definire lo stile che questo processo sinodale, esperienza connaturata nella Chiesa stessa, dovrà assumere per tutti; condizione necessaria “per accogliere il progetto di Dio, quello che lui, non il Vescovo o altri, stanno scrivendo per l’umanità e per la Chiesa di questo tempo”, così Mons. Cirulli stimolando l’apertura e l’accoglienza verso questo processo che tocca la Chiesa di oggi e a ciascuno chiede un contributo di partecipazione.
È dall’ascolto che si innesca quel meccanismo di incontro tra la Parola di Dio e la vita dei credenti scuotendo le coscienze intorpidite e la vista del cuore talvolta accecata dal desiderio di potere, dei primi posti, come accaduto per i protagonisti, Giacomo e Giovanni, della pagina del Vangelo di Marco proclamato in questa domenica (Mc 10,35-45).
C’è un luogo-simbolo che, ieri come oggi, vede protagonista Gesù che parla, uno spazio privilegiato dell’incontro tra lui e gli uomini: è la strada, ieri per parlare ai suoi discepoli senza stancarsi di far comprendere a più riprese il senso della sua venuta, della sua morte e resurrezione (disegno del Padre per l’umanità); oggi, in questo cammino sinodale in corso, per spiegare il medesimo senso della sua venuta e della consegna che egli fa a ciascun uomo: servire la vita dei fratelli!
“Ieri come oggi Gesù cerca la comprensione dei discepoli, da parte nostra (…) spiegando che non si cammina per caso, non si procede senza una meta, ma che dietro ogni percorso che si dispiega davanti a noi, ieri come oggi c’è un disegno del Padre da accogliere”, le parole del Vescovo richiamando quel processo educativo che Gesù innesca mentre con i suoi discepoli è in cammino verso Gerusalemme: “Anche a noi, in cammino, indica lo stile, invitandoci a staccarci dalla logica dei discepoli che gli chiedono di sedere nei posti d’onore nel Regno di Dio, ammonendoci, dando per scontato che Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti”.
Riflessione conclusa con una preghiera e un sogno per le comunità ecclesiali di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo “Questo ci chiedi Signore in questo giorno: di vivere il servizio l’uno per l’altro. È su questo che si costruisce la fraternità”.
Al termine della Messa, il Vescovo ha consegnato alle comunità parrocchiali una lampada da tenere accesa in questo nuovo tempo ecclesiale e reso noti i nomi dei referenti diocesani per il cammino sinodale: Don Gianluca Zanni e Teresa Laurenza per la Diocesi di Teano-Calvi; don Armando Visone e Maria Chiara Chirico per quella di Alife-Caiazzo, e poi comunicato che a breve saranno individuate le commissioni che lavoreranno sui nuclei tematici suggeriti nel Documento preparatorio.