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Baia e Latina. “Una cascina per la vita” è laboratorio di doni natalizi, tutto merito di ragazzi autistici

Immersa nel verde, l'opera realizzata dalla Fondazione Giovanni Campaniello Onlus accoglie persone con disturbo dello spettro autistico e punta alla realizzazione di strutture residenziali per garantire il "dopo di noi"

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Ci eravamo lasciati con un terreno ancora incolto e cumuli di materiali da costruzione.
Ora la vecchia cascina è un ambiente rinnovato ed ospitale, dotato di confort e servizi, e il terreno circostante produce ortaggi e frutti.
In più sono state edificate dei nuovi ambienti per esclusivo uso agricolo.

Siamo a Baia e Latina, in località Contra dove sorge Una cascina per la vita, struttura riservata all’accoglienza di persone con disturbi dello spettro autistico, voluta dalla Fondazione Giovanni Campaniello Onlus.

A pochi metri dalle case, immersa nel verde, sorge quella che oggi è ufficialmente una Società agricola a responsabilità limitata-impresa sociale che si affianca ai servizi di assistenza già fornito dalla Fondazione, dove due volte a settimana sono accolti circa 10 ragazzi autustici (di Baia e Latina e dei paesi limitrofi) seguiti da personale esperto, per condividere tempo e luoghi e tentare (assistendo a piccoli progressi quotidiani) il miracolo della relazione, traguardo complesso e difficile da raggiungere per ragazzi e adulti con tale disturbo.

I prossimi regali natalizi. Sosteniamoli anche noi
Dal lavoro della terra in campo aperto e quello manuale realizzato nei piccoli laboratori interni, i giovani di una Cascina per la vita, stanno producendo cadeaux natalizi il cui ricavato servirà a sostenere l’ambizioso progetto della Fondazione: continuare con i servizi già resi alle famiglie con disabili e completare il progetto che a Baia e Latina prevede anche la realizzazione di una struttura residenziale che garantisca spazi di autonomia e sufficienza economica a quanti un giorno non potranno più contare sull’aiuto di genitori e fratelli.
Il “dopo di noi”, termine col quale i genitori di persone con disabilità indicano il periodo che seguirà alla loro dipartita preoccupa quelle mamme e papà che sognano per i loro figli disabili una vita serena e non per forza subordinata al ricorso di strutture (almeno quando possibile a seconda delle patologie): è per questo motivo che la Fondazione Giovanni Campaniello ha investito in questo spazio immerso nella natura che sta prendendo lentamente forma.

Le origini. Il progetto
La Fondazione nasce dall’iniziativa di Giovanni Campaniaello che dopo una vita dedicata al lavoro e forte dell’esperienza imprenditoriale acquisita negli anni (inizia in Ansaldo, per poi diventare ingenger leader in Avvenia, azienda nel campo dell’efficienza energetica) ha deciso di mettere le sue capacità imprenditoriali e le proprie disponibilità economiche a disposizione di un’opera sociale di ampio respiro. Dall’esperienza a contatto con un nipote con sindrome dello spettro autustico, Giovanni, ha guardato oltre e pensato ad un investimento per più giovani, per il bene di più famiglie (su Clarus il primo articolo dedicato al progetto della Fondazione. Clicca) .
Il Signor Campaniello è deceduto da pochi mesi, ma i semi piantati iniziano a dare i primi germogli in attesa che i frutti possano essere presto raccolti da chi ha ereditato il suo sogno.
Oggi sono la sorella Rossella e il nipote Vincenzo, insieme ad una rete di collaboratori (ingegneri, tecnici, psicologi, volontari, e altre famiglie…) a muovere i passi verso il futuro della struttura sita a Baia e Latina, mentre in un appartamento anch’esso donato da Giovanni, sito in Genzano (RM), già da qualche anno si svolgono simili attività di laboratorio, animazione e incontro per ragazzi autistici.
“Il rispetto degli altri e la bontà hanno caratterizzato il suo cammino di vita. Da imprenditore ha tutelato il posto di lavoro dei suoi dipendenti a qualunque costo”, le parole della sorella il giorno del funerale, per ricordare quanto avesse dedicato per il sociale e per il lavoro instancabilmente.

In questi giorni, il terreno intorno alla Cascina riposa sotto le umide temperature autunnali prima di essere nuovamente seminato e poi lavorato: il ciclico fiorire di germogli e di frutti sarà il segno di un progetto in divenire.

Per contatti con la Fondazione
cell. 351 778 1962  – info@fondazionegconlus.com
Su facebook: https://www.facebook.com/FondazioneGConlus

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