Giovanna Corsale – L’Auditorium comunale “Sveva Sanseverino” di Piedimonte Matese farà da cornice alla presentazione del lavoro di Geppino Buonomo, Ispettore Onorario
ai Beni Storici, Artistici e Culturali di Piedimonte Matese e paesi limitrofi e studioso e cultore appassionato di storia locale, Piedimonte Matese: Guida al Centro storico. A spasso nella storia e nell’arte. Il libro è il punto di arrivo di una consolidata attività di ricerca lunga ben 25 anni, una lucida ricognizione del patrimonio storico, artistico, architettonico e religioso della città di Piedimonte.
Il confronto con l’autore, patrocinato dal comune di Piedimonte e in programma per giovedì 25 novembre alle 17.30, sarà moderato dalla professoressa Giovanna Chiappalone e, dopo i saluti della dottoressa Loredana Cerrone, assessore alla Cultura, vedrà gli interventi di Gianni Cinotti, presidente della Pro Loco Vallata; l’avvocato onorevole Carlo Sarro deputato al Parlamento; il giornalista Gianfrancesco D’Andrea.
Cenni sul libro
La cura di un determinato luogo passa inevitabilmente dalla conoscenza del luogo stesso e delle ricchezze che gli appartengono e, d’altro canto, la conoscenza passa inevitabilmente dall’osservazione. Ebbene, la Guida che Geppino Buonomo ci propone trova proprio nello spirito di osservazione l’origine e il fine, l’alfa e l’omega di un’attività di ricerca avviata ben 25 anni fa e che restituisce al lettore un’immagine esaustiva del cospicuo patrimonio che la città di Piedimonte Matese offre.
La città matesina pullula di arte, religiosità, storia, di mestieri e di saperi, arterie di una bellezza che si irradia dal centro storico e si riflette in chiese ed edifici che decantano un’Antichità autorevole e prestigiosa.
Di pagina in pagina, l’autore conduce il lettore alla volta di due itinerari: il primo parte da Piazza Ercole D’Agnese e porta alla mulattiera per il Matese; il secondo, invece, parte dalla Chiesa di San Rocco, e giunti al bivio, se si sale a destra per Via Alfonso Costantini si raggiunge la Chiesa di San Francesco che sorge all’interno dell’Istituto Agrario e ancora più su la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli.
Analisi attenta e critica, quella di Buonomo, il quale ci presenta due percorsi attraverso i quali Piedimonte si lascia scoprire, svela se stessa, la sua sostanza e al contempo le sue innumerevoli potenzialità, l’anima di una cultura sulla quale l’attenzione e la sensibilità non dovranno mai spegnersi.