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Chiesa / Abusi sui minori. Le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo attivano il “Servizio Tutela”

Accogliendo le richieste di Papa Francesco, la Chiesa italiana ha attivato il Servizio Nazionale tutela minori. In Campania sono 5 (uno per provincia) i centri dove denunciare l'abuso. Le Diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo avviano la formazione per operatori pastorali e l'attività di sensibilizzazione sul tema

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Nell’ambito del secondo incontro “Protagonisti per una Chiesa sinodale” del 2 dicembre con i presbiteri di tutte le parrocchie, il Vescovo Mons. Giacomo Cirulli ed i due referenti del Servizio Tutela Minori e Adulti Vulnerabili delle Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo, Dr. Davide Cinotti e Dr.ssa Caterina Di Filippo, hanno presentato l’inizio di questo servizio e le sue caratteristiche.

La Conferenza Episcopale Campana è una delle prime Conferenze Regionali in Italia ad avviare, di concerto con la cabina di regia della Santa Sede dove risiede il Servizio Nazionale Tutela Minori, questo servizio che pone sui minori e le persone vulnerabili una nuova attenzione e una particolare tutela.

Perchè il Servizio tutela Minori? Esso nasce come risposta al trauma ha colpito numerosi bambini (oggi adulti) e giovani fragili che sono caduti negli anni nelle trame efferate di sacerdoti, religiosi, educatori di ambito ecclesiale senza scrupoli. È ormai noto che dopo le denunce e le accuse mosse contro alcuni operatori pastorali, in qualche Diocesi Italiana ma soprattutto in diverse Diocesi NordEuropee e Sudamericane, la Santa Sede vuole in modo concreto, deciso e per certi versi rivoluzionario rinnovare in primis la richiesta di perdono alle vittime, una azione mossa già da Papa Benedetto XVI e in Papa Francesco si concretizza ulteriormente per attuare nel modo più rapido possibile una riparazione morale, etica e psicologica nei confronti delle vittime (“Chiedo allo Spirito Santo di sostenerci in questi giorni e di aiutarci a trasformare questo male in un’opportunità di consapevolezza e di purificazione” Papa Francesco). La Chiesa da oggi si fa ufficialmente carico del dolore di chi fino ad ora non ha avuto voce e coraggio di denunciare i soprusi subiti e di chi ancora potrebbe incappare in simili gravi disagi, ma anche di percorsi formativi per gli adulti a contatto con minori e persone vulnerabili perché i processi educativi di cui si è responsabili (negli oratori, nelle parrocchie, etc…) siano improntati sull’assoluto rispetto della persona, della sua dignità e della privacy: “L’obiettivo della Chiesa sarà, dunque, quello di ascoltare, tutelare, proteggere e curare i minori abusati, sfruttati e dimenticati, ovunque essi siano” (Papa Francesco).

Una vera e propria rivoluzione nella Chiesa, quella del Servizio Tutela minori, che si non solo nelle parrocchie, oratori, Chiese, Seminari, associazioni diocesane ma anche in Scuole di ogni ordine e grado, agenzie educative, associazioni laiche e tutti quegli enti che vedono attiva la presenza dei minori.
Nelle due Diocesi guidate dal vescovo Mons. Giacomo Cirulli sono stati dati alle stampe migliaia di locandine e brouchure che saranno diffuse in maniera capillare su tutto il territorio altocasertano. Attraverso questo materiale e altro reperibile online (….) sarà possibile conoscere e prendere confidenza con il Servizio Nazionale per la Tutela minori.

Come funziona nei territori?  A breve, in tutta la Campania avverrà una simile operazione di diffusione di materiali e informazioni.
Ogni provincia avrà il suo sportello di ascolto a cui fanno capo le Diocesi del territorio; ad esso si accederà su prenotazione da effettuare con il numero di telefono dedicato oppure inviando una email al servizio Regionale. La persona interessata sarà accolta garantendo privacy e massima accoglienza. Sarà poi cura del Vescovo del capoluogo di Provincia (nel nostro caso, Mons. Pietro Lagnese, vescovo di Caserta) prendere in esame la richiesta e vagliare, in piena trasparenza con il denunciante, le operazioni da mettere in pratica (assistenza spirituale, tutela psicologica e medica, supporto legale, etc..).
Locandina
Brochure 1
Brochure 2

La formazione per gli addetti ai lavori  Tutti gli operatori pastorali avranno cura di mettere in pratica quanto richiesto e pubblicato sul sito del Servizio Nazionale Tutela Minori della CEI, vale a dire “Le buone prassi in parrocchia”.
Trattasi di un sussidio di 49 pagine, scaricabile da tutti, che spiega come agire con i minori nelle diverse attività parrocchiali, come gestire spazi, come salvaguardare e soprattutto come comunicare con i più piccoli e fragili, garantendo al minore il pieno rispetto dei propri diritti, per altro già da diverso tempo inquadrati dalla Legge Italiana. A tutti gli operatori pastorali delle diocesi di Teano-Calvi e Alife-Caiazzo, in accordo con il Vescovo Mons. Cirulli, saranno dedicati momenti formativi a cura dei due referenti Cinotti e Di Filippo.
Un nuovo tempo per la Chiesa che, nel suo percorso sinodale, si sperimenta anche con un nuovo modo di essere missionaria e testimone del Vangelo.

 www.tutelaminori.chiesacattolica.it

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