A Valle Agricola ci si prepara alla festa del Patrono San Sebastiano Martire che la Chiesa ricorda il 20 gennaio.
Fino al 19 gennaio, ogni pomeriggio alle 16.00 nella Chiesa principale del piccolo paese matesino si reciterà il novenario. Seppur il Covid19 stia costringendo molti residenti alla quarantena, il parroco don Salvatore Di Chello, ha confermato l’appuntamento con questa antica tradizione, garantendo all’ingresso in chiesa il controllo della temperatura corporea, l’igienizzazione delle mani, e il distanziamento tra i posti a sede.
Nel giorno della festa sono previste due celebrazioni, alle 10.30 e alle 16.00.
San Sebastiano, il cui corpo è conservato in una delle catacombe della Via Appia, lì dove furono sepolti numerosi martiri cristiani (mentre il cranio è conservato nella Basilica dei Santi Quattro Coronati), morì nei primi anni del 300 durante le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano pur essendo lui stesso uno dei suoi fedelissimi soldati. Per la sua fede perseverante subì due martiri: dal primo uscì ferito seppur lo si credette morto a causa del ferimento di numerose frecce così come l’iconografia ce lo ha sempre mostrato.
Per i rimproveri che osò rivolgere all’imperatore Diocleziano, feroce contro i cristiani, fu flagellato a morte e il suo corpo gettato nella Cloaca Massima di Roma.
Il suo corpo venne recuperato perchè – secondo la tradizione – Sebastiano apparve in sogno ad una donna romana; a quel punto il suo corpo fu deposto lì dove inizialmente erano stati custoditi quelli degli apostoli Pietro e Paolo, appunto lungo la via Appia.