Il primo quadrimestre non termina nel miglior modo per l’Amministrazione comunale guidata da Vittorio Civitillo e dal suo gruppo di maggioranza: metafora in uso al gruppo di minoranza Progetto Piedimonte che ieri sera ha convocato una conferenza stampa (trasmessa anche in diretta sul web) per fare il punto sugli oltre 100 giorni di attività politica dopo le amministrative dello scorso ottobre.
Vittoria schiacciante quella di Civitillo e del suo gruppo (Rise – Rinascita Matesina), forte di una campagna elettorale che ha puntato su grandi progetti per la Città di Piedimonte Matese toccando diversi temi, soprattutto quello di una ripresa in termini di visibilità e di servizi che sul territorio mancano da tempo. A far di conto interviene la Minoranza di Progetto Piedimonte guidata da Costantino Leuci e composta dai consiglieri Cristina Palumbo, Rosario Rossi e Gianfrancesco D’Andrea.
Sotto accusa molteplici mancanze, in primis il mancato dialogo, il confronto, l’ascolto delle istanze che vengono dalla minoranza: al momento non vi sono cenni di interlocuzione in Consiglio Comunale (luogo che in democrazia è proposto al dibattito e al confronto) su nessuno dei temi cari alla comunità e su cui si attendono decisioni; né appare chiaro, come più volte sottolineato in conferenza stampa, l’adozione di un metodo da parte del gruppi del Sindaco e dei suoi Consiglieri, che pianifichi una priorità di interventi rispetto alle urgenze di Piedimonte.
Gaffe comunicative o poca comunicazione, promesse ancora disattese quelle del gruppo Rise messe in luce ieri sera attraverso un elenco di azioni (mancate) che da ottobre ad oggi si rincorrono sulla scena cittadina: tante le parole riservate al mancato insediamento delle commissioni consiliari, luoghi in cui si realizza un’ulteriore possibilità di confronto e di dialogo, ma ancor di più quella di Garanzia e controllo la cui presidenza spetta di diritto ad un membro della minoranza. Sotto accusa la mancata attenzione ai bisogni dei cittadini allorquando è stato chiesto il dilazionamento delle scadenze TARI per consentire alle famiglie dei piedimontesi maggior respiro in un tempo gravato dalla crisi economica e sociale causata dal Covid: richiesta a cui la Maggioranza ha replicato con un “no” per l’urgenza di incassare il dovuto che ormai manca alle casse comunali da tempo: “allo stesso tempo sappiamo da tanti cittadini non hanno pagato perché si trovano nella non possibilità di pagare”, il commento di Palumbo in conferenza stampa; “con la stessa interrogazione abbiamo chiesto di utilizzare gli appositi fondi governativi assegnati al Comune per effettuare uno sgravio parziale a tutte le utenze colpite dalla crisi per il Covid” considerando soprattutto la fatica di quelle attività commerciali che per mesi hanno interrotto il loro lavoro. Il Comune ha ugualmente assegnato i buoni spesa Covid coprendo le esigenze di quelle famiglie in maggiore difficoltà, ma “non si è tenuto conto delle istanze dei cittadini” ha concluso Palumbo.
Valore della collegialità completamente assente, secondo D’Andrea, così come l’attenzione al cittadino di ogni fascia di età: nel suo caso il severo richiamo alla mancata comunicazione in tempo di Covid lì dove sono i più anziani e fragili ad aver bisogno di interlocutori autorevoli.
In conferenza stampa riferimento anche al Consiglio Comunale del 27 dicembre, convocato in ritardo, sul tema “bilancio e rendiconto”: in questa circostanza la Minoranza abbandonava l’aula per la mancata “possibilità di poter accedere a quegli atti nei giorni precedenti”. All’attenzione del gruppo guidato da Costantino Leuci, il piano traffico, Protezione Civile, presenza e interventi della Polizia Municipale negli spazi pubblici, Ambito sociale, il degrado del parcheggio interrato di Piazza De Benedictis, l’impasse di numerose opere pubbliche (Ex Macello; Palazzetto dello Sport) che esulano dall’economia di dissesto finanziario in cui è coinvolto l’Ente.
Sul piano traffico e sulla fragilità di una disposizione che attualmente chiude Piazza Roma nel week end si è soffermato Rosario Rossi, auspicando una diversa e ragionata soluzione per i mesi estivi e una diversa pianificazione del progetto misurato sull’intera Città.
“Sapevamo tutti che amministrare Piedimonte non sarebbe stato semplice”, le parole di Leuci sostenute dai colleghi di minoranza, ma sullo stile, sull’attenzione che l’Amministrazione porta avanti, non transigono. Piedimonte necessita di cure, di sostegno, di vicinanza dei suoi amministratori, “e non di una gestione aziendale”. Piccole e grandi emergenze sotto i riflettori: oltre quella già citate, Progetto Piedimonte ha chiamato in causa il normale decoro che manca alla centralissima Piazza Roma su cui affacciano gli Uffici comunali, e il più ambizioso sogno di una cittadella scolastica: in nessun campo l’Amministrazione porta argomenti in Consiglio comunale, luogo in cui si esercita la democrazia e si costruisce il futuro della Città.
Tema tra i più caldi del momento quello, del reddito di cittadinanza: i PUC (Progetti Utili alla collettività), da attivare impiegando cittadini percettori di tale forma di sostegno economico non sono stati avviati, mentre si avvia al termine il tempo di tale beneficio economico per molti cittadini perdendo una utile occasione di impiego di alto valore sociale per le persone, ed economico per l’Amministrazione.
E se questo stile dovesse continuare? Se la Minoranza dovesse ancora subire la delusione di un cercato e mancato confronto nei luoghi preposti? Perché non continuare a suscitare dibattito, riflessione, pensiero ugualmente tra la gente, evitando di tornare a parlar di politica solo in campagna elettorale? Perché non attivare proposte dal basso per suscitare nei piedimontesi riflessione, senso critico, partecipazione attiva? Le domande poste da Clarus in conferenza stampa.
“Intendiamo muoverci così come in questi mesi, su due binari: uno è quello che stasera stiamo seguendo, l’azione in consiglio comunale da rappresentanti dell’ente, ai quali la Legge riconosce delle funzioni e riconosce dei ruoli e chiede delle responsabilità” la replica di Costantino Leuci. “Attraverso la conferenza stampa vogliamo rinnovare la nostra disponibilità nel rispetto dei ruoli e funzioni e la nostra disponibilità nelle commissioni consiliari, anche disponendo della documentazione di cui un ente dispone… (…)”.
Sull’altro impegno, quello costante e collaborativo con la popolazione, Leuci e il suo gruppo hanno confermato quanto stabilito in campagna elettorale: “Altro binario, venendo alla proposta espressa: il gruppo Progetto Piedimonte esiste e continuerà ad esistere; c’è sicuramente una difficoltà dovuta al contesto Covid che da novembre-dicembre ci ha assaliti: confronto, condivisione di problemi e soluzioni…. (…) per risuscitare la discussione dentro la Città perchè a noi non sta bene che la politica si faccia un mese all’anno in campagna elettorale; siamo dell’idea che la vita politica della città si possa svolgere quotidianamente”.