Perché questa è la mia vita e un’altra dentro non ci sta
Anna Oxa
di Concetta Riccio
Un’altra vita
Così recita il testo di una canzone di Anna Oxa e invece, a volte, dentro una vita ne esiste già un’altra da sempre e quando una persona si trova di fronte a una simile condizione ogni sicurezza è messa in discussione, ogni relazione, persona, situazione vissuta tutto diventa in bilico. È proprio ciò che mi ha presentato Angelo, 40 anni, 2 figlie, un’ex moglie. Tutto è cominciato quando il suo matrimonio è andato in crisi e la moglie gli ha rivelato che i figli non erano suoi ma frutto di una relazione extraconiugale durata anni. Angelo, sconvolto, decide di mantenere comunque rapporti con le bambine e anche di contribuire al loro mantenimento, intanto, lascia la casa coniugale e torna a vivere da sua madre.
In una fase così delicata in équipe decidiamo che, prima di far intraprendere ad Angelo una psicoterapia, è il caso di proseguire una serie di colloqui sociali con me, in modo che possa essere orientato nella gestione di questa situazione dove alcuni soggetti coinvolti (le minori) devono necessariamente essere protetti. Spesso accade che un cambiamento innesca un meccanismo a catena, mentre ci concentriamo sulla nuova relazione con le bambine, sull’eventualità di un sostegno anche per loro nel caso in cui la madre decidesse di rivelare loro la verità (cosa che farà di lì a poco), Angelo, che è tornato a vivere dalla sua amata madre, riceve l’ennesima rivelazione. La madre di Angelo ha sempre sostenuto di aver concepito il figlio mentre viveva in Spagna per motivi di studio e lavoro, il ragazzo con cui aveva avuto questa breve relazione era a suo dire una persona inaffidabile e pericolosa per cui aveva deciso di “scappare” senza lasciare traccia e con grande forza ha cresciuto suo figlio da sola.
Angelo nei primi mesi a casa con la madre ha molto tempo libero, è un uomo solo, per cui passa le sere al computer. Utilizzando il pc della madre, per caso trova un account social aperto e la sua attenzione è rapita da una chat: la madre sta parlando con un ragazzo, è suo fratello, fratellastro per meglio dire. Angelo lo contatta e scopre “un’altra vita” come gli piace chiamarla: suo padre è italiano, avrebbe voluto occuparsi di lui ma sua madre è stata più forte. Non starò qui a raccontarvi i dettagli, ma dopo queste scoperte Angelo era un uomo disorientato, non riusciva ad avere più fiducia in niente e nessuno ma insieme, con la psicoterapia, ha trasformato questo dolore e ritrovato insieme alle persone anche una parte di sé. Oggi frequenta sia il padre che il fratello e dopo alcuni mesi riesce nuovamente ad avere un minimo di relazione anche con la madre. Si sente arricchito, completo, come un puzzle che ha ritrovato dei pezzi mancanti.