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Da Alvignano a Biella. Una pietra in ricordo dei 45 caduti nella Prima Guerra Mondiale

Il Comune di Alvignano, rappresentato dal sindaco il professore Angelo Marcucci, partecipa al progetto "Su Nuraghe" promosso dal Circolo Culturale Sardo di Biella, donando una pietra che verrà utilizzata per completare l'area monumentale Nuraghe Chervu" dedicata alla Brigata Sassari e ai caduti della Prima Guerra Mondiale

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Giovanna Corsale – Il Comune di Alvignano partecipa al progetto “Su Nuraghe” promosso dal Circolo Culturale Sardo di Biella, in Piemonte, e finalizzato a completare l’area monumentale chiamata “Nuraghe Chervu dedicata alla Brigata Sassari e ai caduti della Prima Guerra Mondiale, che sarà realizzata con pietre donate da diversi comuni italiani. Su ogni pietra è inciso il nome del comune e il numero di coloro che hanno perso la vita durante il primo conflitto bellico.
La lapide donata dalla comunità di Alvignano, rappresentata dal sindaco, il professore Angelo Marcucci, riporta il numero 45, riferito alle vittime, dato verificato grazie a una ricerca effettuata dal dottor Tommaso Tartaglione, successivamente pubblicata, che aggiunge agli altri già noti il soldato Ugo D’Orsi. Sostenere l’iniziativa “Su Nuraghe” significa dare il proprio contributo affinché la memoria della guerra e dei suoi inesorabili effetti venga costruita pietra su pietra, diventando eredità gravosa lasciata trasmessa da una generazione all’altra.
Il selciato dell’area monumentale “Nuraghe Chervu”. Foto web
Non vi è nulla di più eloquente delle lettere e dei numeri incisi sulle lastre che andranno  perimetrare il sito “Nuraghe Chervu”, perché, se è vero che scripta manent, essi rappresentano i segni di una semantica che esprime quanto doloroso sia stato il percorso di conquista della libertà da parte dell’umanità. Un messaggio potente, quello lanciato dall’iniziativa del Circolo Culturale Sardo di Biella e, insieme ad esso, dalle amministrazioni aderenti, un inno alla pace e il diniego dei conflitti, oggi più che mai attuale.

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