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Sant’Angelo d’Alife. “Ritrovare plurialità di vedute”, l’intervista a Francesco Mantovani, presidente del circolo di Fratelli d’Italia

Due settimane fa la nascita del Circolo a Sant'Angelo d'Alife: mentre il dibattito politico nel Matese resta fermo, Fratelli d'Italia recupera consensi e consolida la propria struttura. Nell'intervista un'analisi della situazione locale e nazionale e le prospettive del neonato gruppo a favore del territorio e dei cittadini

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Due settimane fa a Sant’Angelo d’Alife la nascita del circolo di Fratelli d’Italia “per riaprire la discussione politica in paese: un dovere morale non più prorogabile”, così il Presidente incaricato Francesco Mantovani che condivide la responsabilità di questo impegno civico con Giancarlo Campone nel ruolo di vicepresidente, Giovanni Battista Pisaturo segretario e Franco Zulla tesoriere.
Nel territorio matesino dove continua a mancare un plurale dibattito politico, e a Piedimonte M. (il centro maggiore), il Partito Democratico vede il perdurare di difficoltà interne, la destra crea un nuovo presidio auspicando un rinnovato dibattito socio-politico e concretezza di azione. Di tutto questo ne parla direttamente il Presidente del Circolo santangiolese, Francesco Mantovani nell’intervista a Clarus.

Com’è maturata la scelta di aprire una sezione? Quali esigenze particolari vi hanno motivati? 
La scelta di aprire un circolo di Fratelli d’Italia a Sant’Angelo d’Alife nasce dall’esigenza di riaprire una discussione politica in città attraverso la quale la collettività possa presto riappropriarsi della libertà di esprimere una pluralità di vedute da qualche tempo perduta. L’esito delle ultime regionali e, ancora di più, quello delle ultime amministrative, ha sancito in maniera inequivocabile qui in Campania l’affermazione di un modello sempre più personalistico di una politica lontana anni luce dalle esigenze della gente e sempre più al servizio di pochi eletti. Una condizione che non soltanto ha finito per svilire il ruolo dei qualche partito azzerandone qualsiasi discussione interna ma che ha anche svuotato di contenuti la politica stessa, ridotta quasi esclusivamente ad una agenzia clientelare attraverso cui garantirsi una sorta di egemonia fondata sull’idea fuorviante che i diritti dei cittadini vengano confusi con favori loro concessi determinando di fatto un appiattimento del pensiero collettivo. Ecco perché aprire un circolo di Fratelli d’Italia, unico partito capace di rinunciare alle poltrone per difendere un ideale, era ed è un dovere morale.
Sant’Angelo d’Alife fa salire nel Matese la presenza di FdI (considerando i gruppi di Piedimonte e Gioia, oltre che l’esperienza personale del sindaco di Prata Sannita). Il partito di Giorgia Meloni nell’ultimo anno ha dimostrato una certa crescita. Internamente al partito, quali meriti è possibile cogliere? E quali limiti invece in altre formazioni?
Innanzitutto va detto che la crescita di Fratelli d’Italia su scala nazionale non viaggia di pari passo con una crescita a livello locale. Ecco perché bisogna adoperarsi profondendo maggiori energie per riportare ancor più la destra tra la gente, nelle sezioni e nelle piazze. Insomma al suo posto. A livello nazionale Fdl aumenta giorno dopo giorno i consensi e questo è dovuto senza dubbio al coraggio di non entrare in quella ammucchiata di partiti che governano insieme in nome di una emergenza che forse più che sanitaria è esclusivamente elettorale. Per ciò che attiene il centrodestra locale Forza Italia e Lega dovrebbero capire che replicare lo stesso schema sul quale si sono appiattiti a Roma porta a perdere consensi perché alle prossime politiche gli elettori premieranno la coerenza e non le scelte dettate dalla volontà di continuare a garantirsi una poltrona.La leadership in un Partito è solo forza del singolo? Cosa rafforza in Fratelli d’Italia il primato di Giorgia Meloni?
Il primato di Giorgia Meloni  (unica donna a capo di un grande partito) è un esempio lapalissiano del fatto che a parlare sono sempre i fatti e non le chiacchiere. A differenza di una sinistra che mentre continua a riempirsi la bocca con la parità di genere finisce poi per relegare le donne nei ruoli meno importanti, in Fratelli d’Italia la leadership è al femminile. E la capacità della presidente Meloni di saper rappresentare molto bene le istanze del popolo e non di quella élite perbenista che predica bene e razzola male è la più viva testimonianza del fatto che ci sono donne che sanno far politica anche meglio degli uomini. Tuttavia l’affermazione di un partito non dipende soltanto dalla leadership. La forza di un partito è data anche e soprattutto da come si lavora sui territori e da quanto si è capaci nell’intercettare i reali bisogni della gente.

Cosa vi chiede la gente? Cosa chiede il nostro territorio alla Politica? Cosa pensate di poter dare – in termini di formazione politica – ai più giovani, tendenzialmente lontani dal dibattito “plurale” (che manca)?
La gente non chiede altro che rappresentanti a livello locale, regionale e nazionale che portino le loro istanze e quelle del territorio all’attenzione di chi è deputato ad operare senza alcun interesse personale o di partito. Il nostro circolo non sarà mai un alter ego del Pd. Noi siamo e saremo altro. Noi dimostreremo che è la politica che deve essere al servizio dei cittadini e non viceversa. Se si è capaci di trasmettere questi valori allora forse i giovani non fuggiranno più dalla politica. Altrimenti il vuoto generazionale nella nostra cittadina si acuirà ancora di più e sarà sempre più difficile nel tempo avere una classe politica competente.

A Sant’Angelo d’Alife su quali priorità vi concentrerete?
Le priorità sono essenzialmente due: ampliare il bacino di conoscenza degli atti amministrativi e contribuire alla tutela e alla promozione del territorio. Per quanto concerne il primo punto, una cosa è certa: saremo delle sentinelle sia dentro il consiglio comunale (con la presenza del vice presidente Campone) sia fuori rendendo gli atti amministrativi più facilmente fruibili alle persone in modo tale che possano controllare senza possibilità di equivoci come vengono spesi i loro soldi. L’impegno di contribuire alla promozione del territorio passa invece attraverso la nostra ferma volontà di fare proposte serie per valorizzare il prodotto tipico per eccellenza della nostra comunità: l’olio di oliva che a differenza della mozzarella è prodotto dalla quasi totalità delle famiglie santangiolesi. Inoltre saremo sempre disponibili a sostenere le battaglie civili, che per loro natura non hanno colore politico, intraprese dai vari comitati della zona che hanno già dimostrato di saper agire a tutela di tutta la popolazione matesina molto spesso meglio dei comuni.

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