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Ucraini in arrivo. Le indicazioni del Ministero della Salute

Sorvegliare e prevenire eventuali situazioni di infezioni da Covid e assicurare una copertura vaccinale agli Ucraini in fuga dalla guerra entrati in Italia. Il Ministero della Salute invia una nota alle Aziende Sanitarie Locali

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Giovanna Corsale – Sono più di 14mila, fino a ora, i cittadini ucraini che hanno fatto ingresso in Italia, dopo essere stati costretti a lasciare il loro paese attaccato dalle forze militari russe, concentrandosi principalmente nelle città di Milano, Roma, Bologna e Napoli. Molti di loro, soprattutto donne e bambini, si sono ricongiunti ai familiari già presenti in Italia da anni, ma tanti altri in fuga dalla guerra dovranno essere accolti da centri, associazioni ed enti attivi nell’ambito dell’accoglienza e dell’integrazione. Al momento, il flusso migratorio risulta ancora gestibile, ma tuttavia è un fenomeno su cui vigilare, per evitare che il Paese ricada in una situazione pandemica critica, proprio ora che la curva di contagio è in calo.

In tal senso, il Ministero della Salute richiama l’attenzione delle Aziende Sanitarie Locali, le quali dovranno sorvegliare e prevenire eventuali situazioni di infezione, adottando misure di profilassi anche in relazione ad altre malattie infettive. Nella nota inviata dal Ministero alle Asl si raccomanda di offrire la vaccinazione anti covid alle persone ucraine, in line con il “Piano nazionale di vaccinazione anti SARS-CoV-2, a tutti i soggetti a partire dai 5 anni di età” (SCARICA LA NOTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE).
Ogni registrazione sarà registrata nel sistema con l’assegnazione al paziente del codice STP (straniero temporaneamente presente), assegnato dalle Asl e successivamente inviato al Sistema Tessera Sanitaria insieme ai dati anagrafici del soggetto, per permettere la circolazione delle informazioni sul resto del territorio nazionale, passaggio indispensabile per tutte le altre prestazioni collegate.

Per quanto riguarda la vaccinazione anticovid, occorre tener presente che in Ucraina la copertura si attesta appena al 35% circa della popolazione, una delle più basse d’Europa e pertanto è concessa la somministrazione dei farmaci autorizzati dall’EMA o equivalenti: Comirnaty, COVID-19 Vaccine Janssen, Covishield, Spikevax, Vaxzevria, a cui si aggiunge il vaccino Coronavac Sinovac. Per ciò che concerne le vaccinazioni di routine, per i cittadini ucraini sono previste quelle per Epatite B, TBC, Difterite, Tetano, Pertosse, Polio Haemophilus influenzae b, Morbillo, Parotite, Rosolia.

SCARICA I FILE ALLEGATI
>>NOTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE<<
>>CONSENSO PER SOMMINISTRAZIONE VACCINO PFIZER<<

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