Armando Pepe – Oggi pomeriggio alle 17.30 a Caiazzo si discuterà attorno all’articolo di Paolo Franzese “Il fronte interno durante la Grande Guerra: le agitazioni delle donne in Campania“, pubblicato sul numero 2/2020 della «Rivista di Terra di Lavoro, Bollettino on-line dell’Archivio di Stato di Caserta». Interverranno il professore Giovanni Cerchia, ordinario di Storia Contemporanea all’Università del Molise, e Michele Selvaggio, dell’Istituto Storico del Sannio Telesino. Modererà Ilaria Cervo, presidente dell’Associazione Storica del Caiatino. Il tema, scelto in un primo momento, come iniziativa da legare all’8 marzo (Giornata internazionale della donna) è diventato, nel giro di pochi giorni, di amara attualità, andandosi a legare anche alle tragiche notizie del conflitto che sta sconvolgendo l’Ucraina. Da Archivista di sconfinata esperienza, l’Autore ha analizzato, relativamente al territorio della Campania, i fascicoli della Direzione generale di P.S. del Ministero dell’Interno, conservati presso l’Archivio Centrale dello Stato, in Roma, e contenenti la corrispondenza con le autorità periferiche sullo stato dell’ordine pubblico, nel contesto della generale limitazione, per tutta la durata della guerra, delle libertà statutarie.
Testimonianze del movimento contro le conseguenze della guerra, iniziato negli ultimi mesi del 1916 ed esauritosi nei giorni immediatamente precedenti la battaglia di Caporetto, sono i numerosi «telegrammi espressi di Stato» con cui prefetti o comandi dell’arma dei carabinieri informavano la Direzione generale e chiedevano rinforzi e disposizioni in merito all’attività repressiva.
Ne è emerso un complesso quadro di notizie sulle numerose e variegate agitazioni di cui furono protagoniste, in Campania, soprattutto le donne di paesi e località rurali alle quali, in assenza di mariti, fratelli e figli impegnati al fronte, toccò il non facile compito di mantenere la famiglia. La rivendicazione del sussidio militare, dell’applicazione del calmiere dei prezzi dei generi di prima necessità, della concessione della licenza agricola ai propri familiari militari, la richiesta di interventi contro speculatori, profittatori e incettatori furono le ragioni di una molteplicità di episodi a cui diedero vita, con svariate forme di lotta, questi movimenti di donne auto-organizzate.
Agli obiettivi più immediati delle manifestanti spesso si univa la richiesta di far cessare la guerra e di far tornare a casa gli uomini.
Paolo Franzese a Caiazzo a parlare delle donne durante la Prima guerra mondiale
Dagli archivi di Stato emerge il ritratto delle donne che in Campania, rimaste senza mariti nè figli perchè inviati al fronte, dovettero affrontare la vita e le tragiche conseguenze di quei momenti. Lo storico Paolo Franzese ricostruisce le vicende e le rivolte di cui furono protagoniste
